Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, Fenzo, 1756

 SCENA XVI
 
 LA LENA sola
 
 LA LENA
 Se fosse in casa mia
1000questa signora zia, confesso il vero,
 non vi starei con essa un giorno intero.
 Sprezza la contadina;
 vuol far da cittadina,
 perché nata in città per accidente,
1005perché bene sa far l'impertinente.
 Eppur quando ci penso,
 bella vita è la nostra ed onorata!
 Sono alla sorte ingrata,
 allorché mi lamento
1010d'uno stato ripien d'ogni contento.
 
    La pastorella al prato
 col gregge se ne va,
 coll'agnelline a lato
 cantando in libertà.
 
1015   Se l'innocente amore
 gradisce il suo pastore,
 la bella pastorella
 contenta ognor sarà. (Parte)