Il filosofo di campagna, libretto, Milano, Ghislandi, 1757 (Novara)

 SCENA XI
 
 LA LENA e detti
 
 LA LENA
 Chi è qui?
 DON TRITEMIO
                       Ditemi presto,
1510cosa si fa là dentro?
 LA LENA
 Finito è l'instromento;
 si fan due matrimoni.
 Tra gli altri testimoni,
 che sono cinque o sei,
1515se comanda venir sarà anco lei.
 DON TRITEMIO
 Questi sposi? Quai sono?
 LA LENA
                                                 La vostra figlia
 col cavalier Rinaldo.
 DON TRITEMIO
 Cospetto mi vien caldo.
 LA LENA
 E l'altra, padron mio,
1520è la vostra Lesbina con mio zio.
 DON TRITEMIO
 Come? Lesbina? Oimè no lo credo.
 LA LENA
 Eccoli tutti quattro.
 DON TRITEMIO
                                      Ahi! Cosa vedo.
 EUGENIA
 
    Ah genitor perdono...
 
 RINALDO
 
 Suocero per pietà...
 
 LESBINA
 
1525   Sposa signor io sono.
 
 NARDO
 
 Quest'è la verità.
 
 DON TRITEMIO
 
    Perfidi scelerati
 vi siete accomodati?
 Senza la figlia mesto,
1530senza la sposa resto,
 che bella carità!
 
 LA LENA
 
    Quando di star vi preme
 con una sposa insieme,
 ecco, per voi son qua.
 
 DON TRITEMIO
 
1535   Per far dispetto a lei,
 per disperar colei,
 Lena mi sposerà.
 
 TUTTI
 
    Sia per diletto,
 sia per dispetto,
1540amore al core
 piacer darà.
 
 
 Fine del dramma giocoso