Il filosofo di campagna, libretto, Parma, Monti, 1758

 SCENA IV
 
 RINALDO solo
 
 RINALDO
 Sciocca ragione indegna
 d'anima vil dell'onestà nemica
190ma non vuo' che si dica
 ch'io contro al genitore
 di colei per cui solo io vivo e spero
 armi d'ira e di sdegno il mio pensiero.
 La mia costanza alfine
195vincerà il suo rigore;
 e in mezzo a un mare infido,
 lieto un dì giungerò al porto, al lido.
 
    La mia tiranna, sorte crudele!
 mi vuole oppresso benché fedele
200e mi condanna sempre a penar.
 
    Sarò lo stesso nel grande impegno
 del ciel lo sdegno a proclamar. (Parte)