Il filosofo di campagna, libretto, Parma, Monti, 1758

 SCENA XI
 
 EUGENIA e DON TRITEMIO
 
 DON TRITEMIO
 Dunque giacché lo sai tel dico anch'io;
 è questi il pensiero mio,
770dopoché tu sarai fatta la sposa,
 anch'io mi sposerò questa fanciulla.
 Piangi? Sospiri? E non rispondi nulla?
 Son stanco di soffrirti.
 Oggi darai la man. S'ha da finire.
775Se sei pazza, non vuo' teco impazzire. (Parte)
 EUGENIA
 Pazza a ragion mi chiama
 il genitor crudele,
 se in faccia al mio fedele, al mio diletto,
 ho tradito l'affetto,
780per celar follemente in sen l'arcano.
 Ed or mi lagno ed or sospiro invano.
 
    Se all'amator fedele
 potessi, oh dio, parlar,
 non mi diria crudele
785né mi faria provar
 sì crudo affanno.
 
    Ma il genitor severo
 barbaro è ognor con me
 né so veder perché
790ei sia tiranno. (Parte)