Il filosofo di campagna, libretto, Parma, Monti, 1758

 SCENA IV
 
 RINALDO solo
 
 RINALDO
1295Di Nardo nell'albergo,
 che fu già mio rival, ci porta il fato;
 ma Nardo ho ritrovato
 meco condiscendente e non pavento;
 ed ho cuor d'incontrare ogni cimento.
 
1300   Si cangia la mia sorte
 con più sereno aspetto;
 né più mi sento in petto
 la speme col timor.
 
    D'amore le ritorte
1305più fiere della morte
 si fanno un dolce oggetto
 al core e alla mia fé. (Entra nella casa suddetta)