Il filosofo di campagna, libretto, Valletta, Capaci, 1763 (Il filosofo in villa)

 SCENA X
 
 NARDO e detta
 
 NARDO
 Chi è qui?
 LESBINA
                       Non ci vedete?
 Per ora vi son io.
 NARDO
415Buondì a vossignoria.
 LESBINA
                                          Padrone mio.
 NARDO
 Don Tritemio dov'è?
 LESBINA
                                         Verrà fra poco.
 Potete in questo luoco
 aspettar, se vi aggrada.
 NARDO
                                             Aspetterò.
 Voi chi siete, signora?
 LESBINA
                                           Io non lo so.
 NARDO
420Sareste per ventura...
 la figliuola di lui venuta qui?
 LESBINA
 Potria darsi di sì.
 NARDO
 Alla ciera mi par...
 LESBINA
                                     Così sarà.
 NARDO
 Mi piacete da ver.
 LESBINA
                                    Vostra bontà.
 NARDO
425Sapete chi son io?
 LESBINA
                                    No, mio signor.
 NARDO
 Non ve lo dice il core?
 LESBINA
 Il cuor d'una fanciulla,
 se si tratta d'un uom, non sa dir nulla.
 NARDO
 Eh furbetta, furbetta; voi m'avete
430conosciuto a drittura;
 delle fanciulle al cor parla natura.
 LESBINA
 Siete forse...
 NARDO
                          Via, chi?
 LESBINA
                                             Nardino bello?
 NARDO
 Sì, carina, son quello,
 quello che vostro sposo è destinato.
 LESBINA
435Con licenza signor, m'hanno chiamato.
 NARDO
 Dove andate?
 LESBINA
                            Non so.
 NARDO
 Eh restate carina.
 LESBINA
                                   Signor no.
 NARDO
 Vi spiace il volto mio?
 LESBINA
                                           Anzi mi piace.
 Ma...
 NARDO
             Che ma?
 LESBINA
                                Non so dir che cosa sia.
440Con licenza signor, voglio andar via.
 NARDO
 Fermatevi un momento.
 (Si vede dal rossor ch'è figlia buona).
 LESBINA
 (Servo me stessa e servo la padrona).
 
    Compatite, signor, s'io non so;
445son così, non so fare all'amor,
 una cosa mi sento nel cor
 che col labbro spiegar non si può.
 
    Miratemi qua,
 sapete cos'è.
450Voltatevi in là,
 lontano da me.
 
    Voglio partire, mi sento morire;
 ah, che col tempo spiegar mi saprò. (Via)
 
 NARDO
 Si vede chiaramente
455che la natura in lei parla innocente.
 Finger anche potrebbe, è ver purtroppo,
 ma è un cattivo animale
 quel che senza ragione aspetta il male.