Il filosofo di campagna, libretto, Treviso, Pianta, 1765

 SCENA VIII
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
 Nato son contadino,
 non ho studiato niente
1300ma però co la mente
 talor filosofando a discrezione
 trovo di molte cose la ragione.
 E vedo chiaramente
 che interesse, superbia, invidia e amore
1305hanno la fonte lor nel nostro cuore.
 LESBINA
 Ma capperi! Si vede,
 affé, che mi volete poco bene.
 Nel giardino v'aspetto e non si viene.
 NARDO
 Un affar di premura
1310m'ha trattenuto un poco.
 Concludiam, se volete, in questo loco.
 LESBINA
 Il notaro dov'è?
 NARDO
                                Là dentro. Ei scrive
 il solito contratto
 e si faranno i due sponsali a un tratto.
 LESBINA
1315Ma se Eugenia fugì...
 NARDO
                                         Fu ritrovata.
 Là dentro è ricovrata
 e si fa con Rinaldo l'istrumento.
 LESBINA
 Don Tritemio che dice?
 NARDO
                                              Egli è contento.
 LESBINA
 Dunque, quand'è così, facciamo presto.
1320Andiam, caro sposino.
 NARDO
 Aspettate, Lesbina, anche un pochino.
 LESBINA
 (Non vorrei che venisse...)
 NARDO
                                                   A me badate;
 prima che mia voi siate,
 a voi vuo' render note
1325alcune condizion sopra la dote.
 LESBINA
 Qual dote dar vi possa
 voi l'intendeste già.
 Affetto ed onestà,
 modesta ritrosia
1330ed un poco di buona economia.
 NARDO
 Così mi basta.
 LESBINA
                             Ho inteso il genio vostro.
 Non vi sarà pericolo
 che vi voglia spiacer neanche in un piccolo.
 NARDO
 Quand'è così, mia cara,
1335porgetemi la mano.
 LESBINA
                                       Eccola pronta.
 NARDO
 Del nostro matrimonio
 invochiamo Cupido in testimonio.
 LESBINA
 
    Lieti canori augelli
 che tenerelli amate,
1340deh testimon voi siate
 del mio sincero amor.
 
 NARDO
 
    Alberi, piante e fiori
 i vostri ardori ascosi
 insegnino a due sposi
1345il naturale amor.
 
 LESBINA
 
    Par che l'augel risponda:
 «Ama lo sposo ognor».
 
 NARDO
 
    Dice la terra e l'onda:
 «Ama lo sposo ancor».
 
 LESBINA
 
1350   La rondinella
 vezzosa e bella
 solo il compagno
 cercando va.
 
 NARDO
 
    L'olmo e la vite,
1355due piante unite
 ai sposi insegnano
 la fedeltà.
 
 LESBINA
 
    Io son rondinella
 ed il rondon tu sei.
 
 NARDO
 
1360Tu sei la vite bella,
 io l'olmo esser vorrei.
 
 LESBINA
 
    Rondone fido
 nel caro nido
 vieni, t'aspetto.
 
 NARDO
 
1365Prendimi stretto,
 vite amorosa,
 diletta sposa.
 
 A DUE
 
    Soave amore,
 felice ardore,
1370alma del mondo,
 vita del cor.
 
    No, non si trova,
 no, non si prova
 più bella pace,
1375più caro ardor. (Partono ed entrano in casa)