Il mondo alla roversa: concordanza dei pezzi chiusi
Il mondo alla roversa<br /> o sia Le donne che comandano

Università di Padova

Carlo Goldoni
Baldassarre Galuppi

Il mondo alla roversa
o sia Le donne che comandano

Progetto Anna Laura Bellina

Cura dei testi verbali Michele Geremia,
Anna Vencato

Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano: concordanza dei pezzi chiusi
I 1 «Presto, presto, alla catena» (2+2)
TULIA, CINTIA, AURORA
        Presto, presto, alla catena,
     alla usata servitù.
CORO
        Non fa scorno e non dà pena
     volontaria schiavitù.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
I 3 «Fiero leon, che audace» (4+3)
        Fiero leon, che audace
     scorse per l'ampia arena,
     soffre la sua catena
     e minacciar non sa.
        Ma se quei lacci spezza,
     ritorna alla fierezza,
     stragi facendo ei va.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «No raffrenar non posso»
L, Praga, 1755 uguale
L, Bologna, Sassi, 1756 «Leon, che a straggi aspira»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
I 4 «Quegl'occhietti sì furbetti» (4+4+6)
        Quegl'occhietti sì furbetti
     m'hanno fatta innamorar;
     quel bocchino piccinino
     mi fa sempre sospirar;
        caro il mio bene,
     dolce mia speme,
     sempre sempre
     ti voglio amar.
        (Ei gode tutto.
     E questo è il frutto
     della lusinga.
     Ami o lo finga
     donna che vuole
     l'uomo incantar).
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
I 5 «Quando gli augelli cantano» (4+5+4)
        Quando gli augelli cantano,
     amor li fa cantar;
     e quando i pesci guizzano,
     amor li fa guizzar.
        La pecora, la tortora,
     la passera, la lodola
     amor fa giubilar.
     Oh che piacer amabile!
     Oh che gustoso amar!
        Farò lo cuoco, farò lo sguattero;
     laverò i piatti ed ettecetera,
     perché l'amore mi faccia il core
     movere, ridere e giubilar.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756 «Quel caro visetto»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
I 6 «Madre natura» (7)
GIACINTO
        Madre natura,
     tu m'hai tradito
     ma t'ho schernito
     col farmi bello
     con il pennello,
     come le donne
     soglion far.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 assente
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) 1 verso variato
L, Praga, 1755 uguale
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
I 6 «In quel volto siede un nume» (7+6)
        In quel volto siede un nume
     che fa strage del mio cor;
     in quegl'occhi veggo un lume
     che mi fa sperare amor.
     E frattanto vivo in pianto
     ed un uomo sì ben fatto
     contrafatto morirà.
        Se adorata esser volete,
     ecco qui, v'adorerò.
     Se al mio core non credete,
     idol mio, vel mostrerò.
     Ma crudele, oh dio! non siate
     ed abbiate almen pietà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 «Cara quei occhi belli»
L, Amburgo, 1754 «Cara Cintia, allor che voglio»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «Feritemi, piagatemi»
L, Praga, 1755 «Cara Cintia, allor che voglio»
L, Bologna, Sassi, 1756 «Voglio amar quel bel visetto»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
I 7 «Se gli uomini sospirano» (6+6)
        Se gli uomini sospirano,
     che cosa importa a me?
     Che pianghino, che crepino
     ma vuo' che stiano lì.
     Anch'essi se potessero
     con noi farian così.
        Laddove delle femine
     il regno ancor non v'è
     la tirania dei perfidi
     purtroppo s'infierì;
     ed or di quelle misere
     vendetta si fa qui.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 «Giovinotti innamorati»
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754 «Son figlia di mio padre»
L, Praga, Prussa, 1754 «Bricconcelli disgraziati»
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
I 8 «Cari lacci, amate pene» (4+4)
        Cari lacci, amate pene
     d'un fedele amante core
     che ha saputo al dio d'amore
     consacrar la libertà.
        S'è vicino al caro bene,
     non risente il suo tormento
     ma ripieno di contento
     il destin lodando va.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Fra pene un core»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «Sappi che a te fedele»
L, Praga, 1755 «Voi donzelle che vedete»
L, Bologna, Sassi, 1756 uguale
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
I 9 «Gioie care, un cor dubioso» (4+3)
        Gioie care, un cor dubioso
     inondate di piacer
     e trionfi un bel goder
     dileguando il rio timor.
        Benché sempre l'amoroso
     duro laccio è un impaccio,
     non diletto al nostro cor.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 «Fra cento affanni e cento»
L, Amburgo, 1754 «Son qual legno in grembo all'onda»
L, Lipsia, 1754 «So che corre in campo armato»
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «Il mio cor fra tanti affanni»
L, Praga, 1755 «Sento che nel mio seno»
L, Bologna, Sassi, 1756 «Vede gonfiarsi il fiume»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
I 11 «Venite o ch'io vi faccio» (2+2+2+8+5+2+2+7+2+2+9+7+4+2+2+2+2+2)
CINTIA
        Venite o ch'io vi faccio
     provare il mio furor.
AURORA
        Ingrato crudelaccio,
     voi mi strappate il cor.
GIACINTO
        (Mi trovo nell'impaccio
     fra amore e fra timor).
CINTIA
        Voi siete il servo mio.
GIACINTO
     È vero, sì signora.
AURORA
     Amante vi son io.
GIACINTO
     Anco il mio cor v'adora.
CINTIA
     Voglio esser obbedita.
GIACINTO
     Ed io v'obbedirò.
AURORA
     Non merto esser tradita.
GIACINTO
     Io non vi tradirò.
CINTIA, AURORA A DUE
        E ben che risolvete?
GIACINTO
     Mie belle, se volete,
     io mi dividerò.
     Contente voi sarete,
     non dubitate no.
CINTIA, AURORA A DUE
        Di qua non vi partite,
     adesso tornerò.
GIACINTO
        Contente voi sarete,
     non dubitate no.
        Quest'è un imbroglio;
     no, più non voglio
     farmi sì bello.
     Perde il cervelo
     chi mi rimira.
     Ognun sospira
     per mia beltà.
CINTIA, AURORA A DUE
        Ecco ritorno,
     eccomi qua.
GIACINTO
        Belle mie stelle
     chiedo pietà.
AURORA
        Questo è il mio core
     per voi piagato.
CINTIA
     Questo è un bastone
     per voi serbato.
GIACINTO
     Son imbrogliato.
AURORA
     Se lo bramate,
     ve lo darò.
CINTIA
     Di bastonate
     v'accoperò.
GIACINTO
        (L'una: «Ti dono»,
     l'altra: «Bastono»;
     quella il furore,
     questa l'amore,
     cosa farò?)
CINTIA, AURORA A DUE
     Via risolvete.
GIACINTO
     Risolverò.
        La vostra tirannia
     piacere non mi dà.
     La vostra cortesia
     contento più mi fa.
AURORA
        Venite dunque meco.
GIACINTO
     Con voi mi porterò.
CINTIA
        Bricon, se parti seco
     io ti bastonerò.
GIACINTO
        Da voi le bastonate,
     da lei gli amplessi avrò.
CINTIA
        Indegno, scelerato,
     io mi vendicherò.
GIACINTO
        Gridate, strepitate.
AURORA
     Intanto goderò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 1 «Libertà, libertà» (4+2)
CORO
        Libertà, libertà;
     cara, cara libertà.
     Bel piacere, bel godere
     che diletto al cor mi dà.
        Libertà, libertà;
     cara, cara libertà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 -1 verso
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 1 «Non so se meglio sia» (3)
CORO
        Non so se meglio sia
     per noi la monarchia
     o pur la libertà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 assente
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754 assente
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 2 «Fra tutti gli affetti» (6+6)
        Fra tutti gli affetti
     d'amore e di sdegno,
     l'affetto del regno
     prevale nel cuore;
     la brama d'onore
     frenar non si può.
        Avere soggetti
     quegl'uomini alteri,
     che soglion severi
     le donne trattar,
     diletto bramar
     maggiore non so.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Nell'orror di notte oscura»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) assente
L, Praga, 1755 «Qual torbido torrente»
L, Bologna, Sassi, 1756 uguale
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 3 «Queste rose porporine» (5+5+4+2)
RINALDINO
        Queste rose porporine
     ch'ho raccolte pel mio bene
     sono tutte senza spine,
     come senz'amare pene
     è l'affetto ch'ho nel sen.
GIACINTO
        Questo vago gelsomino
     che al mio ben io reco in dono
     candidetto com'io sono,
     semplicetto, tenerino,
     s'assomiglia al mio bel cor.
GRAZIOSINO
        Questo caro tulipano
     vuo' donarlo alla mia bella;
     qualche cosa ancora ella
     forse un dì mi donerà.
A TRE
        Vaghi fiori, dolci amori,
     bella mia felicità.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756 2 versi variati
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
II 4 «A terra, a terra» (4)
A TRE
        A terra, a terra,
     qui non vi è guerra
     ma sempre pace
     goder si può.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) assente
L, Praga, 1755 uguale
L, Bologna, Sassi, 1756 1 verso variato
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
II 6 «Quando le donne parlano» (6+6)
        Quando le donne parlano,
     io lor non credo affé.
     Se piangono, se ridono,
     lo stesso è ognor per me.
     Io so che sempre fingono,
     che fede in lor non v'è.
        Lo so che siete amico
     voi delle donne assai.
     Ma quello ch'io vi dico
     purtroppo lo provai.
     E se dir ver volete,
     direte: «Così è».
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Al bello delle femine»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) assente
L, Praga, 1755 «Al bello delle femine»
L, Bologna, Sassi, 1756 uguale
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 7 «Nochier che s'abbandona» (4+4)
        Nochier che s'abbandona
     in seno al mar infido,
     quando lo brama, al lido
     sempre tornar non può.
        Nel pelago amoroso
     resta l'amante assorto
     né più ritrova il porto
     da dove si staccò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Vedersi in un istante»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «Sprezza un'alma invitta e forte»
L, Praga, 1755 «Oh dio! Quel labbro indegno»
L, Bologna, Sassi, 1756 «In timor così funesto»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
II 8 «Che cosa son le donne» (7+6)
        Che cosa son le donne,
     più o meno, già si sa.
     Ma un certo non so che
     mi par d'aver in me
     che più vi piacerà
     e questa è la mia fede,
     la mia sincerità.
        La grazia e la bellezza
     si puol equiparar
     ma quel che più s'apprezza,
     che stentasi a trovar,
     è un cuore come il mio
     che fingere non sa.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 -6 versi
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755 -6 versi
L, Bologna, Sassi, 1756 assente
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
II 9 «Al bello delle femine» (8+7)
        Al bello delle femine
     resistere chi può?
     Io non lo posso no.
     Mi sento il sangue movere;
     mi sento il core struggere;
     mi si conquassa il solido;
     mi bolle tutto l'umido,
     ressistere non so.
        Le tigri barbare,
     gl'orsi fierissimi
     si arrenderebbero
     quando vedessero
     quel volto amabile
     che senza strepito
     mi disarmò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 «Corre al mondo un'opinione»
L, Amburgo, 1754 assente
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755 assente
L, Bologna, Sassi, 1756 «Io me ne vado di mare in terra»
L, Monaco, Vötter, 1758 «Mi succede già sempre così»
L, Venezia, Savioli, 1770 uguale
II 10 «Quando vien la mia nemica» (4+4)
AURORA
        Quando vien la mia nemica
     dite tosto: «Ah! Che t'uccido».
     Così fece il dio Cupido
     che per voi mi ferì il cor.
        Se pietà per lei provate
     ramentate l'amor mio;
     e pensate che son io
     che vi desta in sen furor.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «Valoroso come un Marte»
L, Praga, 1755 uguale
L, Bologna, Sassi, 1756 «Or la cosa l'è così»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
II 11 «Son di coraggio armato» (7+8)
        Son di coraggio armato,
     tutto son furibondo
     e venga tutto il mondo,
     ch'io lo trafiggerò.
     Ma se la donna bella
     pietosa mi favella?
     Io non l'ascolterò.
        E s'ella mi minaccia?
     Timore non avrò.
     E se mi dà in la faccia?
     Allor me n'anderò.
     Io mostrerò bravura
     sintanto che potrò.
     Ma quando avrò paura,
     allora fugirò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 1 verso variato
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
II 12 «È questa la promessa» (2+2+4+4+4+2+3+5+7+2+4)
CINTIA
        È questa la promessa
     che voi faceste a me?
GIACINTO
        Questo mio cor professa
     a voi costanza e fé.
CINTIA
        Ma dov'è la mia spada?
GIACINTO
     Ahi che crudel comando?
CINTIA
     Andate ch'io vi mando
     ma ben di tutto cor.
AURORA
        Ecco la mia nemica.
GRAZIOSINO
     (Son qui pien di valor).
AURORA
     Non fate che più il dica.
GRAZIOSINO
     (Ah! Che mi trema il cor).
CINTIA
        Mendace.
GIACINTO
                                                  Fermate.
AURORA
     (Via, presto).
GRAZIOSINO
                              (Aspettate).
CINTIA
     Ciarlone.
GIACINTO
                      Pietà.
AURORA
     Poltrone.
GRAZIOSINO
                      Son qua.
A QUATTRO
        Mi sento nel petto
     dispetto e furor.
AURORA
        Feritela.
GRAZIOSINO
                                                Ah!
GIACINTO
     Fermatevi.
GRAZIOSINO
                          Ah!
CINTIA
     Giacinto, pietà.
GIACINTO
        Qual sdegno, qual ira,
     qual furia v'inspira?
CINTIA
     Che cosa ho fatt'io?
AURORA
     Feritela.
GRAZIOSINO
                     Ah!
GIACINTO
     Fermatevi.
GRAZIOSINO
                          Ah!
CINTIA
        Tu sei un'indegna.
AURORA
     Sei tu maledetta.
A DUE
     Vendetta, vendetta
     vuo' contro di te.
AURORA
     Feritela.
GRAZIOSINO
                     Ah!
GIACINTO
     Fermatevi.
GRAZIOSINO
                          Ah!
CINTIA
     Ah perfido!
GRAZIOSINO
                           Ah!
AURORA
        A tempo migliore
     vendetta farò.
A QUATTRO
        Fermate, sentite.
     Frenarmi non so.
     Vendetta, vendetta.
     Vendetta farò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 1 verso variato
L, Lipsia, 1754 uguale
L, Praga, Prussa, 1754 1 verso variato
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) -2 versi
L, Praga, 1755 1 verso variato
L, Bologna, Sassi, 1756 uguale
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 2 «Fino ch'io viva vi adorerò» (4+5)
        Fino ch'io viva vi adorerò
     costante e fida per voi sarò;
     ed un bel regno, di me più degno,
     nel vostro core trovar saprò.
        Più non m'accieca
     vano desio.
     Arder vogl'io
     di quella face
     che m'infiammò.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Se vede il ciel turbato»
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «La costanza di quest'alma»
L, Praga, 1755 «Senza temer d'inganni»
L, Bologna, Sassi, 1756 uguale
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 3 «Le donne col cervello» (4+4)
        Le donne col cervello
     la sogliono studiar.
     Principiano bel bello
     coi vezzi ad incantar;
        e quando l'uomo è preso
     e quando l'hanno acceso
     si gonfiano, s'inalzano
     e voglion comandar.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) assente
L, Praga, 1755 uguale
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 4 «Chi troppo ad amor crede» (4+4)
        Chi troppo ad amor crede
     si vede ad ingannar;
     ma il sempre dubitar
     tormento è assai maggior.
        Del caro mio Cupido
     mi fido e vivo in pace;
     e se sarà mendace
     lo scaccierò dal cor.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754 «Per la campagna»
L, Lipsia, 1754 -4 versi
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) «È un dolce tesoro»
L, Praga, 1755 -4 versi
L, Bologna, Sassi, 1756 «Ah non temete no»
L, Monaco, Vötter, 1758 uguale
L, Venezia, Savioli, 1770
III 5 «Che bel regnar contenta» (4+3)
AURORA
        Che bel regnar contenta
     nel cuor del caro bene
     e senza amare pene
     godere e giubilar!
        Noi donne siamo nate
     per esser onorate
     ma non per comandar.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754 1 verso variato
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 6 «Il capo mi frulla» (4)
CINTIA
        Il capo mi frulla,
     la testa sen va.
     La la laranlella
     la lan laranlà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 6 «Giuro... signora sì» (4+6)
        Giuro... signora sì.
     Ma cosa ho da giurar?
     Giuro... (che via di qui
     procurerò d'andar).
        Fermate, giuro, giuro
     servirvi, obbedirvi,
     piacervi, vedervi,
     amarvi, onorarvi
     e irvi, irvi, arvi
     con tutta fedeltà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 1 verso variato
L, Amburgo, 1754 uguale
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756 -1 verso
L, Monaco, Vötter, 1758 «Perché ammazzarmi ingrata»
L, Venezia, Savioli, 1770 uguale
III 7 «Eccomi al vostro piede» (2+2+3+2+2+5+2+2+4)
        Eccomi al vostro piede
     pietade a domandar.
GIACINTO
        Impari chi la vede
     le donne ad umiliar.
CINTIA
        Ma troppo vil son io.
GIACINTO
     Se non volete, addio.
CINTIA
     Fermate.
GIACINTO
                      Voglio andar.
CINTIA
        Via, caro Giacintino,
     tornatemi ad amar.
GIACINTO
        Il sesso feminino
     si venga ad ispecchiar.
CINTIA
        Ma questo mai non fia.
GIACINTO
     Bondì a vusignoria.
CINTIA
     Fermatevi.
GIACINTO
                          Pregatemi.
CINTIA
     Ohimè che crudeltà!
GIACINTO
     Rispetto ed umiltà.
CINTIA
        Caro il mio bambolo
     per carità.
GIACINTO
        Mi sento movere
     tutto a pietà.
A DUE
        Visetto amabile,
     siete adorabile;
     il mio cuor tenero
     vi adorerà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754 1 verso variato
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770
III 8 «Pietà, pietà di noi» (3+3+3)
CORO DI DONNE
        Pietà, pietà di noi,
     voi siete tanti eroi;
     pietà, di noi pietà.
CORO DI UOMINI
        Pietà voi troverete
     allorché abbasserete
     la vostra vanità.
TUTTI
        Le donne che comandano
     è Il mondo alla roversa
     che mai non durerà.
L, Torino, Stamperia Reale, 1752 uguale
L, Amburgo, 1754
L, Lipsia, 1754
L, Praga, Prussa, 1754 1 verso variato
L, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova) uguale
L, Praga, 1755
L, Bologna, Sassi, 1756
L, Monaco, Vötter, 1758
L, Venezia, Savioli, 1770