Alessandro nellIndie, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1776
Esemplare consultato: US-Wc (collezione Schatz); pp. 79 + 2 n.n. Fregio al frontespizio e fregi ad inizio di ciascun atto. Piccoli fregi a conclusione di II e III atto. Capolettera ornato nella primo verso della prima scena di ciascun atto. L'aria «Fra tutte le pene» (II.14) proviene da Zenobia (III.9) di Metastasio. Plausibili edizioni metastasiane di riferimento possono essere: Zempel e de Mey (Roma 1730), Quillau I (Parigi 1755), Bettinelli (Venezia 1733) e Reale I (Torino 1757). Con esse infatti il libretto mantiene: l'aria «Voi che adorate il vanto» in I.10, il passo «Ah Gandarte, ah germana» e la successiva aria «Dov'è? S'affretti» in III.6 poi espunta nelle successive edizioni e la seconda strofa («Ogni moto più leggiero») dell'aria «Son confusa pastorella» in III.8, sostituita nelle altre edizioni da «Mal sicura al par di quella». Sono stati mantenuti: II.4 didascalia sopragiunge, 743 improvidi, 969 avezza. Sono stati emendati: Argomento episodj] episodi; 96 empj] empi, 237 e] è, III.1 didascalia noja] noia, 967 inaspetati] inaspettati, 990 giusa] guisa. Le didascalie collocate in nota sono state trascritte nella posizione indicata dall'esponente. È stata aggiunta l'h etimologica a tutte le voci del verbo avere, secondo l'uso moderno. Sono state omesse le indicazioni del daccapo nell'aria. |