La clemenza di Tito, libretto, Stoccarda, Cotta, 1753

55vergognosa credenza.
 MANDANE
                                          Eh non è sogno,
 che ormai l’ottava messe
 due volte germogliò, da che perdei
 nato appena il mio Ciro. Oggi l’attendo;
 e mi speri tranquilla?
 ARPALICE
                                           In te credei
60più moderato almeno
 questo materno amor. Perdesti il figlio
 nel partorirlo; ed il terz’anno appena
 compievi allora oltre il secondo lustro.
 In quell’età s’imprime
65leggiermente ogni affetto.
 MANDANE
                                                  Ah non sei madre,
 perciò... Ma non è quello
 Arpago, il padre tuo? Sì. Forse ei viene...
 Arpago...
 
 SCENA II
 
 ARPAGO e dette
 
 ARPAGO
                    Principessa,
 è giunto il figlio tuo.
 MANDANE