Lo frate ’nnamorato, libretto, Napoli, De Biase, 1732

 Se a voi preme far presto, ho fretta anch’io.
 V’offrii l’albergo mio; ma con un patto,
 che subito sul fatto
845in mia presenza e d’altro testimonio
 si faccia e si concluda il matrimonio.
 EUGENIA
 Sì sì ne son contenta.
 RINALDO
 V’aspetteremo in casa, se v’aggrada.
 LA LENA
 Eugenia, andate pur; questa è la strada.
850Ma a voi non sia discaro
 di venir meco a prendere il notaro. (Partono)
 EUGENIA
 Nell’albergo di Nardo,
 che sposar mi dovea, mi porta il fato
 fra le braccia del mio Rinaldo amato.
 
855   Che più bramar poss’io?
 Che più dal cielo aspetto?
 Potrò col mio diletto
 la pace rincontrar. (Parte)
 
 SCENA II
 
 NARDO e LESBINA
 
 NARDO
 Sì, cara mia Lesbina,
860or or verrà la Lena col notaro,
 per distendere il solito contratto;