Il mondo della luna, libretto, Torino, Avondo, 1760

 in questa città nostra
820cento donne e non più, per parte vostra.
 GIACINTO
 Come! Donne svenar?
 CINTIA
                                           Se voi ciò fate,
 mio sposo alfin sarete
 e meco regnerete; e quando mai
 ricusaste obbedir il mio precetto,
825vi passerò con questa spada il petto.
 GIACINTO
 Eh signora, signora,
 per dirla, non vorrei morir ancora.
 CINTIA
 Dunque che risolvete?
 GIACINTO
 Ci penserò.
 CINTIA
                        Dovete
830risolver tosto. O delle donne il sangue
 o rimaner per le mie mani esangue.
 GIACINTO
 Più tosto che morire,
 con pena io vi rispondo,
 tutte le donne ammazzerò del mondo.
 CINTIA
835Badate non tradir.
 GIACINTO
                                     Ve n’assicuro.
 CINTIA
 Giurate.
 GIACINTO
                   Sulla mia beltà lo giuro.
 CINTIA
 Se sarete fedele,
 se voi m’obbedirete,
 credete a me, non ve ne pentirete.
 
840   Una donna come me
 non vi fu né vi sarà.
 Io son tutta amore e fé,
 io son tutta carità;
 domandate a chi lo sa: