Il mondo della luna, libretto, Vercelli, Panialis, 1752

 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso in casa d’Eclitico, raffigurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate da Eclitico per deludere Buonafede.
 
 BUONAFEDE che dorme sopra letto di fiori. ECLITICO e LISETTA
 
 LISETTA
 Che cosa di stupor voi mi narrate,
 il tutto seguirà felicemente?
 ECLITICO
 Certo, non dubitate.
 LISETTA
 Ma Checchino sarà poi mio consorte?
 ECLITICO
580Sì, di Flaminia sarà sposo Ernesto;
 io stringerò Clarice,
 oggi ciascun di noi sarà felice.
 Le machine son pronte,
 son pronti i giuochi, i suoni, i balli e i canti.
585Cose che pareran prodigi e incanti.
 LISETTA
 Ma Flaminia e Clarice
 son del tutto avvisate?
 ECLITICO
                                           Il tutto sanno
 e ad ogni mio dissegno aderiranno.
 Ecco qui Buonafede,
590nel mondo della luna egli ancor dorme
 e quando sia destato
 esser nol crederà nel mio giardino
 ma nel mondo lunare
 fra le delizie pellegrine e rare.
 LISETTA
595Ma che dovrò io fare?
 ECLITICO
 Ponetevi ancor voi in questo luogo.
 Fingete di dormire.
 LISETTA
 Ma come crederà ch'io sia gionta?
 ECLITICO
 Non dubitar, con una favoletta,
600che ho già ben preparata,
 ei creder deve al certo
 ch'una nuvola v'abbia qui portato,
 or tempo è di svegliarlo
 con questo sal volatile,
605sciogliendo i spirti che fissati ha l'oppio
 in sé ritornerà.
 LISETTA
 Ed io per esser pronta
 a sostener di far la mia figura,
 vado a far la mia caricatura. (Lisetta va a dormire ed Ecclitico sveglia Buonafede)
 
 SCENA II
 
 BUONAFEDE, ECLITICO, poi LISETTA
 
 BUONAFEDE
610Flaminia... (Nello svegliarsi)
 ECLITICO
                        Ei chiama la figliuola...
 BUONAFEDE
 Ehi Clarice... Lisetta...
 ECLITICO
 Ora si va svegliando.
 BUONAFEDE
 Ehi; dove sono?
 ECLITICO
                                Oh bella!
 Che! Non mi conoscete?
615Non ravvisate Eclitico?
 BUONAFEDE
 Sì ma dove siam noi?
 ECLITICO
 Dove la sorte tutti i beni aduna,
 nel bellissimo mondo della luna.
 BUONAFEDE
 Eh mi burlate...
 ECLITICO
                                E non vi ricordate
620che abbiam fatto per venir quassù?
 E non ve n'accorgete
 dallo splendor che fa più bello il giorno,
 dall'aria salutar che spira intorno?
 BUONAFEDE
 È vero. Oh che bel giorno!
625Oh che aria dolcissima e soave!
 ECLITICO
 Mirate a' vostri piedi
 dal bel terren fecondo
 nascer le rose e i gigli. (Si vedono spuntar e nascer fiori di varie sorti)
 BUONAFEDE
                                            Oh che bel mondo!
 ECLITICO
 Udite il dolce canto
630degli augelli canori. (Si sente un concertino che imita il canto degli augelli)
 BUONAFEDE
                                        Oh che contento!
 Son fuor di me; non so dov'io mi sia.
 ECLITICO
 Udite l'armonia
 ch'esce dagli arboscelli
 agitati dai dolci venticelli.
 BUONAFEDE
635Bravi, bravi bravissimi!
 Gl'alberi in questo mondo
 son bravi suonatori.
 ECLITICO
 Or vedrete ballar ninfe e pastori. (Concerto di ballerini che danzano intorno a Buonafede)
 BUONAFEDE
 Oh che ninfe gentil! Oh che fortuna,
640oh benedetto il mondo della luna!
 
    Che mondo amabile!
 Che impareggiabile
 felicità!
 
    Gl'alberi suonano,
645gl'augelli cantano,
 le ninfe ballano,
 gli ecchi rispondano,
 tutto è godibile,
 tutto è beltà.
 
650   Che mondo amabile,
 che impareggiabile
 felicità!
 
 Ma sa l'imperadore
 ch'io qui son arrivato?
 ECLITICO
655L'ho di tutto informato.
 BUONAFEDE
 E delle mie figliuole e della serva?
 ECLITICO
 Oh prodigio! Oh stupor! Or via sentite,
 inarcate le ciglia e poi stupite.
 Subito ch'ebbe inteso
660l'arrivo vostro qui, la gran premura
 che feci per le figlie e per la serva,
 «Ho inteso» ei disse. «Ho inteso;
 le vorreste con voi,
 andrà per consolarle
665una stella cometta ad invitarle».
 Subito in un istante
 partitasi la stella al gran comando
 andò nel nostro mondo;
 trovò le vostre figlie con Lisetta
670ma lei la poveretta
 credette al bell'invito,
 non già le vostre figlie,
 ond'è che in quell'istante fu elevata
 ed in questo bel mondo trasportata.
 BUONAFEDE
675Quasi quasi che a loro io do ragione,
 perché han cognizione
 che le stelle comette
 portan cattivo augurio.
 Ma ditemi, dov'è Lisetta adesso?
 ECLITICO
680Vedetela che dorme.
 BUONAFEDE
                                        Oh poverina!
 Dormi, dormi mia bella Colombina.
 Ma pur tengo una rabbia
 con quelle due sguaiate...
 ECLITICO
 Non vi meravigliate,
685perché le nostre donne
 han ius particolare a questo impero,
 perché va con la luna il lor pensiero.
 
    Voi lo sapete
 come son fatte;
690ora vezzose
 tutt'amorose,
 or ostinate
 fiere arrabiate.
 Che? Non è vero? No?
695Sono lunatiche,
 signore sì.
 
    Mutan figura,
 mutan pensiere;
 son per natura
700sempre così,
 certo credetemi,
 ch'ella è così.
 
 SCENA III
 
 BUONAFEDE, LISETTA che si sveglia
 
 BUONAFEDE
 Parmi che ci dica il ver, perché Lisetta
 ora è meco amorosa, or sdegnosetta
705ma eccola si sveglia.
 LISETTA
 Oimè! Dove mi trovo?
 Dormo? Sogno? Vaneggio?
 Oimè resto incantata.
 BUONAFEDE
 Lisetta ben rivata,
710vedi, sei qui con noi,
 fortunata da ver chiamar ti puoi.
 LISETTA
 Ma dove siam?
 BUONAFEDE
                               Nel mondo della luna.
 LISETTA
 Mi volete burlar!
 BUONAFEDE
                                  No te lo giuro.
 Quest'è il mondo lunar, te l'assicuro.
 LISETTA
715Adunque sarà vero
 che una nuvola qui m'avrà portata?
 Io mi credeva d'essermi sognata.
 BUONAFEDE
 Sei stata fortunata,
 perché ti porto amore,
720sei venuta a goder sì grand'onore.
 LISETTA
 Ma qui che far dovrò?
 BUONAFEDE
 Quello che tu devi far t'insegnerò.
 Tu devi voler bene al tuo padrone.
 LISETTA
 E non altro?
 BUONAFEDE
                          Tu devi
725farli qualche carezza.
 LISETTA
 Lo sapete signor, non sono avvezza.
 BUONAFEDE
 Credi forse che quivi
 si faccian le carezze
 con la malizia che si fa da noi?
730Qui ognuno si vuol ben con innocenza
 e sbandita è quassù la maldicenza.
 LISETTA
 (Quanto crede costui!)
 Oh se fosse così saria pur bello
 questo mondo lunar!
 BUONAFEDE
                                         Credilo, è tale.
 LISETTA
735Questo mi piace assai.
 BUONAFEDE
                                            Vien qua Lisetta,
 dammi la tua manina.
 LISETTA
 Oh signor no.
 BUONAFEDE
                            Perché?
 LISETTA
                                             Perché non so
 se nel vostro operar vi sia tristizia.
 BUONAFEDE
 Oh qui tutto si fa senza malizia.
 LISETTA
740Quand'è così prendete.
 BUONAFEDE
                                             Oh cara mano!
 LISETTA
 Piano, signore, piano,
 voi me l'avete stretta sì furioso
 che mi parete alquanto malizioso.
 BUONAFEDE
 Io sono innocentino,
745credi, Lisetta mia, come un bambino.
 LISETTA
 (Che caro bambinello!
 Egli è tanto innocente quanto è bello).
 BUONAFEDE
 Che dite? Ch'io son bello?
 LISETTA
                                                  Signorsì.
 BUONAFEDE
 Quando lo dite voi, sarà così.
 LISETTA
750(È pazzo più che mai).
 BUONAFEDE
 Via Lisettina mia,
 datemi un abbraccino.
 LISETTA
                                            Oh questo no.
 BUONAFEDE
 Senza malizia già t'abbraccierò.
 LISETTA
 Quando fosse così...
 BUONAFEDE
                                       Così sarà.
 LISETTA
755Non mi fido.
 BUONAFEDE
                           Pietà.
 LISETTA
 Se pietà mi chiedete,
 malizioso voi siete.
 BUONAFEDE
 Ah! Malizia non ho.
 LISETTA
 Ma cosa è quel sospiro?
 BUONAFEDE
                                              Io non lo so.
 
760   Non aver di me sospetto,
 malizioso non ho il cuore.
 
 LISETTA
 
 Vi conosco bel furbetto,
 malizioso è il vostro amore.
 
 BUONAFEDE
 
    Non è ver.
 
 LISETTA
 
                         Non me ne fido.
 
 BUONAFEDE
 
765Son pupillo.
 
 LISETTA
 
                         Io me ne rido.
 
 BUONAFEDE
 
 Via carina, una manina.
 
 LISETTA
 
 No non voglio.
 
 BUONAFEDE
 
                             Oh crudeltà!
 
    Come fo alla mia canina
 le carezze ti farò.
 
 LISETTA
 
770   Ed io qual da una gattina
 le carezze accetterò.
 
 BUONAFEDE
 
    Vieni, vieni, oh che cara barboncina!
 
 LISETTA
 
 Vieni, vieni, oh che cara piccinina!
 
 BUONAFEDE
 
 Vieni da me, non abbaiare.
 
 LISETTA
 
775Via, via, via, mi vuoi graffiare.
 
 SCENA IV
 
 Cortile.
 
 FLAMINIA, ERNESTO e CLARICE
 
 ERNESTO
 Se il ciel seconda l'innocente frode,
 credete amato ben sarem felici.
 FLAMINIA
 Ah lo volesse il cielo, anima mia;
 ma temo il genitore,
780che l'inganno non scopra.
 CLARICE
 No, credetel germana;
 Eclitico mi disse che il buon uomo
 di nostro padre crede
 d'essere già nel mondo della luna.
 ERNESTO
785E a tal effetto quivi
 son venuto ad avvisarvi
 che bisogna amendue colà portarvi.
 Nel suo giardino Ecclitico v'aspetta
 con una machinetta,
790per presentarci al vostro genitore,
 con sua gran meraviglia e gran stupore.
 Intanto, o mia diletta,
 parto; ma in dolce pegno
 della mia tenerezza il cuor vi lascio.
 FLAMINIA
795Voi siete il mio contento;
 ah che tutta per voi strugger mi sento!
 
    Io già ti dissi appieno
 quel che il mio cuor già sa.
 Per me t'accendi in seno
800d'amore e di pietà,
 già so che tu m'intendi
 né posso più parlar.
 
    Pensaci, io già m'invio
 dove mi guida amore,
805tu intanto col tuo cuore
 sapiti consigliar.
 
 SCENA V
 
 FLAMINIA e CLARICE
 
 CLARICE
 Cara sorella mia, a quel che veggio
 è questa la più bella
 nuova ch'abbia potuto darci Ernesto.
810Insomma, è ver, presto saremo spose
 co' nostri cari amanti
 e sbanditi saran sospiri e pianti.
 FLAMINIA
 Credula troppo siete
 ed io ognor pavento
815che non riesca il sospirato intento.
 CLARICE
 Oh voi affoghereste
 certo in un bicchier d'acqua,
 io so che vuo' sperar questa fortuna.
 Che se poi mi tradisce,
820saprò ben io senza dubbiezza alcuna
 sposo trovar nel regno della luna.
 
    Un altro amante
 mi troverò,
 giovine o vecchio,
825lo prenderò;
 basta ch'egli abbia
 molti quattrini,
 a me non piacciono
 certi zerbini
830che innamorati
 sono affamati
 e altro non fanno
 che sospirar.
 
    Non son di quelle
835che fan l'amore
 per il solletico
 solo del cuore,
 vuo' maritarmi
 per accasarmi,
840per non avere
 più da penar.
 
 SCENA VI
 
 FLAMINIA sola
 
 FLAMINIA
 Se mi riesce il sospirato inganno,
 alfin sarò felice
 ma rispetto ed amore
845vengon a fier cimento entro al mio core,
 amor pel caro Ernesto,
 rispetto al genitor; eppur conviene
 che ceda il padre al mio adorato bene.
 
    Ah già vedo che torbido il giorno
850si prepara funesto ed orrendo,
 odo il padre e lo sposo d'intorno
 a sgridarmi d'infida e crudel.
 
    Padre, sposo tacete, v'intendo.
 Mi vedrete fra poco morir,
855dal dolor che m'agita in petto
 non distinguo più l'odio o l'affetto,
 sol mi trovo costretta a languir.
 
 SCENA VII
 
 Gran sala con trono capricioso.
 
 CECCO vestito da imperadore della luna, ERNESTO vestito alla lunare con stella in fronte, seguito di gente lunare, poi BUONAFEDE, ECLITICO e LISETTA
 
 ECLITICO
 Vedete! Ecco già preparato
 per darvi udienza il tutto apparecchiato.
 BUONAFEDE
860Come avrò a contenermi?
 Quante gran riverenze avrò da fare?
 ECLITICO
 Il nostro buon monarca
 non vuol adulatori, egli è un signore
 ch'è tagliato alla moda e di buon cuore.
 LISETTA
865Andiam; non vedo l'ora di vederlo.
 BUONAFEDE
 Ma quanto in anticamera
 aspettar ci farà?
 ECLITICO
                                 Qui in anticamera
 sospirar non si sente o delirare,
 ognuno pol entrare dal suo sovrano
870e può bacciarli il piè, non che la mano.
 Ma fermate; s'appressa,
 in disparte venite un sol momento.
 BUONAFEDE
 Vengo. Aspettate un poco.
 LISETTA
                                                  Oh che contento! (Si ritirano in disparte dentro alle scene)
 
 SCENA VIII
 
 CECCO vestito da imperadore, ERNESTO vestito alla lunare
 
 ERNESTO
 Cecco, falla pulita;
875vedi là Buonafede, con Lisetta.
 CECCO
 Pronto sarò per far quanto s'aspetta,
 vuo' procurar, finch'è la sorte amica,
 il premio conseguir di mia fatica. (Tornano a comparir Eclitico, Buonafede e Lisetta, Eclitico fa far delle riverenze a Buonafede)
 BUONAFEDE
 Umilmente m'inchino
880a vostra maestà.
 LISETTA
                                 Anch'io serva le sono.
 CECCO
 E chi mai siete voi
 che indirizzate i saluti
 alla maestà nostra e non a noi?
 ECLITICO
 Perdoni, ei fa l'usanza
885del mondo sublunar, ov'egli è nato.
 CECCO
 Sì sì sono informato
 che là nel vostro mondo
 trionfa l'albagia
 né di titoli mai v'è cortesia.
 BUONAFEDE
890Dice ben... Ma che vedo?
 Quivi il signor Ernesto.
 ERNESTO
                                             V'ingannate,
 io stella sono ed Espero mi chiamo;
 e quando il cielo imbruna,
 esco primiera a vagheggiar la luna,
895sortito avrà l'influsso
 quel ch'Ernesto s'appella
 dalla costellazion della mia stella.
 BUONAFEDE
 Io non so che mi dire.
 CECCO
                                           Or che vi pare?
 Vi piace il nostro mondo?
 BUONAFEDE
                                                 In fede mia,
900a chi un mondo sì bel non piaceria?
 Ma per esser contento,
 una grazia, signor, ancor vi chiedo.
 CECCO
 Chiedete pur, che tutto vi concedo.
 BUONAFEDE
 Ho due figlie.
 CECCO
                            V'ho inteso,
905io le farò venir ma con un patto,
 che vuo' senza reccarvi dispiacere,
 maritarle fra noi a mio piacere.
 BUONAFEDE
 Signora maestà lei mi fa onore
 e degno non son io di tal favore.
 LISETTA
910Signor imperadore, io vi scongiuro
 invece di due spose farne tre
 ed aggionger in terzo ancora me.
 BUONAFEDE
 Come, che dici?
 CECCO
                                Zitto.
 Accostatevi un po', bella ragazza,
915e con me favellate.
 Or ditemi un pochino (Le parla sottovoce)
 (Lisetta sarai mia?)
 LISETTA
 (Mi par mill'anni, credilo Cecchino). (Sottovoce)
 BUONAFEDE
 (Io non vorrei che il nostro imperadore
920mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta). (In disparte)
 CECCO
 Ecclitico, sentite,
 Buonafede, ascoltate. Il primo eleggo
 di nostra corte gran cerimoniere.
925E voi della novella nostra sposa (A Buonafede)
 sarete il suo bracciere.
 ECLITICO
 Ringrazio la bontà
 di vostra maestà.
 BUONAFEDE
 Anch'io faccio l'istesso
930ma la sposa dov'è?
 CECCO
                                     Sentite adesso,
 Lisetta vezzosetta, graziosina
 vi dichiaro lunatica regina.
 ECLITICO
 Eh...
 BUONAFEDE
            Ih...
 LISETTA
                      Oh...
 CECCO
                                  E ben che dite?
 Ecco il trono per voi, se l'aggradite.
 LISETTA
935Il trono? Oimè! Non so...
 Sono fra 'l sì e 'l no...
 Ma questa è una gran sorte... Vengo tosto.
 BUONAFEDE
 Dove, dove Lisetta?
 LISETTA
 A ricever la grazia
940del nostro imperadore,
 giacch'egli mi vuol far sì grand'onore.
 BUONAFEDE
 Come, non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
 Eh qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
945Lisetta bada bene.
 LISETTA
                                     È innocentino
 il nostro imperadore, come un bambino.
 CECCO
 Che tardate? Ormai già stanco sono,
 non voglio più aspettar, al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Se lo comanda sì venirò,
950signor padrone cosa sarà,
 imperadrice dunque sarò!
 Oh fosse almeno la verità!
 
    Sento nel cuore certo vapore
 che m'empie tutta di nobiltà.
 
 SCENA IX
 
 CECCO, BUONAFEDE ed ECLITICO
 
 BUONAFEDE
955Signor...
 CECCO
                   Lo so che siete innamorato
 in que' begl'occhi suoi;
 ma questa volta la vogliam per noi;
 d'Eclitico sia cura
 la pompa preparar di nostre nozze
960e sia meravigliosa,
 per far onor alla sovrana sposa.
 ECLITICO
 Sarà compito il tutto. (Parte)
 CECCO
 Che dite? (A Buonafede)
 BUONAFEDE
                      Dico che nel nostro mondo
 una disparità così ineguale
965certo non si daria.
 (E pur sento un tantin di gelosia).
 CECCO
 E per questo talor si dà in pazzia.
 Nel vostro basso mondo
 due cattivi mezzani
970soglion far qualche volta i matrimoni;
 uno è il capriccio e l'altro l'interesse,
 dal primo ne provien la sazietà,
 dal secondo la nera infedeltà!
 Lodate il male e criticate il bene
975e in questa guisa tutti
 v'andate a procurar travagli e pene.
 
    Un avaro suda e pena
 e poi crepa e se ne va.
 Un superbo senza cena
980vuol rispetto e pan non ha.
 Un geloso è tormentato,
 un corrente criticato,
 quasi tutti al vostro mondo
 siete pazzi in verità;
 
985   chi sospira per amore,
 chi delira per furore,
 chi sta bene e vuol star male,
 chi ha gran fumo e poco sale,
 al roverscio tutto va,
990siete pazzi in verità!
 
 SCENA X
 
 BUONAFEDE solo
 
 BUONAFEDE
 Oh capperi! Di tutto egli è informato,
 io resto stupefatto.
 Questo mondo è assai bello, assai ben fatto
 ma quel che male ingozzo
995è che Lisetta m'abbia abbandonato,
 dopo tante promesse che m'ha fatto,
 eppur fui così matto
 di creder a costei. Oh se tornassi
 adesso al nostro mondo,
1000non sarei così tondo
 da correr dietro a quelle donne avare
 che sogliono pigliare.
 Alle lusinghe io più non crederei
 e a ciascuna di lor così direi:
 
1005   Donne belle che pigliate,
 io giammai vi crederò,
 via piangete, via pregate,
 io di voi mi riderò.
 
    «Io vi voglio tanto bene...» (In voce feminile)
1010Maledette non vi credo.
 «Per voi caro io vivo in pene...»
 Maledette vi conosco.
 «Ahi che moro mio tesoro,
 quanto affetto mio diletto...»
1015Galeotte disgraziate,
 non mi state a corbellar.
 
 SCENA XI
 
 FLAMINIA, poi ERNESTO
 
 FLAMINIA
 Non si perda più tempo, ora secondi
 mi son amore e sorte.
 ERNESTO
 Dove Flaminia?
 FLAMINIA
1020D'Eclitico al giardino
 già Clarice ancor essa si è portata
 ma dite con questi abiti
 come degg'io chiamarvi?
 Mio bene oppur Lunatico?
 ERNESTO
1025Flaminia voi scherzate
 ma alfin è così grande
 il piacer che ho in vedervi
 che non so cominciare alcun discorso,
 finché v'ho ragionato
1030co' soli sguardi miei,
 mi pareva che mille e mille cose
 io dovessi dir. Or che mi trovo
 per questo stratagemma
 di potervi parlare in libertade
1035la gioia opprime il cuore
 e divien muto sul mio labbro amore.
 FLAMINIA
 Io posso, amato Ernesto,
 a voi lo stesso dir. Sarei felice,
 se tutto ciò ch'io sento
1040il vostro cuor provasse e ch'io potessi
 dalla mia giudicar dell'alma vostra.
 ERNESTO
 Mio bene, andiamo, andiamo,
 giacché la sorte arride,
 e al nostro oprar felicità ci mostra.
 FLAMINIA
 
1045   Parto ma volgi ancora
 un sguardo a chi t'adora
 e mi consola il cuor.
 
 ERNESTO
 
    Parto ma col tuo cuore
 l'alma fedel sen viene
1050su l'ali dell'amor.
 
 A DUE
 
    Che amabile contento,
 se penso a quel momento
 che goderò il tuo cuor.
 
 ERNESTO
 
    L'alma fedel sen viene
1055su l'ali dell'amor.
 
 FLAMINIA
 
    Un sguardo a chi t'adora
 e mi consola il cuor.
 
 A DUE
 
    Che amabile contento,
 se penso a quel momento
1060che goderò il tuo cuor.
 
 SCENA XII
 
 Gran cortile apparato per la coronazione di Lisetta.
 
 Trono, sopra CECCO da imperadore, LISETTA vestita da imperadrice, ERNESTO a’ piedi del trono, ECLITICO, BUONAFEDE vestiti alla lunare, dalle parti laterali di detto trono. Poi FLAMINIA e CLARICE che si vedono scender da una nuvola, gran sinfonia e seguito di gente lunare
 
 BUONAFEDE
 Eccelso imperador, la fortunata
 solo Lisetta è stata,
 le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
1065di venire nel mondo della luna.
 CECCO
 Un araldo lunare ha già reccato
 che in viaggio sono e che saran fra poco
 ancor esse discese in questo loco.
 BUONAFEDE
 Perché dite discese e non ascese?
1070Per venire dal nostro a questo mondo,
 signor si sale in su,
 or perché dite voi scendon in giù?
 CECCO
 Voi poco ne sapete. Il nostro mondo
 come un pallon rotondo
1075dal ciel è circondato
 e da qualunque lato
 che il uom verso la luna il cammin prenda,
 convien dir che discenda e non ascenda.
 BUONAFEDE
 Son ignorante, è ver; ma mi consolo,
1080che se tale son io non sarò solo.
 CECCO
 Allegri o Buonafede,
 che la coppia gentil scender si vede.
 
 SCENA XIII
 
 Al suono di sinfonia cala una nuvola e si apre, escono FLAMINIA e CLARICE, BUONAFEDE le incontra
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
 siate le benvenute. Ah, che ne dite?
1085Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch'abbia fatto per voi quel ch'ho fatt'io.
 Lunatiche ora siete,
 un mondo goderete,
1090pieno di cose belle,
 splenderete quassù, come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo, o padre.
 Un uom saggio voi siete,
 di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
1095Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari,
 cedon gli uomini famosi e chiari.
 BUONAFEDE
 Inchinatevi tosto
1100al nostro imperadore,
 grazie rendete a lui di tant'onore.
 FLAMINIA
 Ma colei è Lisetta.
 BUONAFEDE
 Che volete ch'io dica?
 Colei è la felice
1105del mondo della luna imperadrice.
 CLARICE
 Oh fortunata invero!
 Mentre quel della luna è un grand'impero.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m'inchino.
 CECCO
 Manco male che voi
1110vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
 Perdon io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 CECCO
 Olà, Espero udite;
 questa bella servite,
1115conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 BUONAFEDE
                                  Ehi, ehi fermate,
 signor le figlie mie
 con uomini non vanno
1120da sole a sole.
 CECCO
                            In questo nostro mondo
 le femmine ci van pubblicamente
 e non lo fanno mai secretamente.
 BUONAFEDE
 È ver, non parlo più.
 FLAMINIA
                                        Contenta io vado,
 giacch'il mio genitor non se ne lagna,
1125con Espero gentil che m'accompagna.
 CLARICE
 Mia sorella sta bene.
 Ed io cosa farò,
 la mia stella ancor io non troverò?
 CECCO
 Eclitico che siete
1130del mio trono lunar ceremoniere
 con Clarice gentil fate il bracciere.
 ECLITICO
 Prontamente obbedisco.
 BUONAFEDE
                                               Eh no non voglio
 che mia figlia da un uom sia accompagnata.
 CECCO
 L'usanza è praticata
1135ancor nel vostro mondo.
 Ma si serve da noi sol per rispetto
 e non lo fanno qui per altro oggetto.
 BUONAFEDE
 Taccio, non so che dir.
 CLARICE
                                           Vado contenta
 a contemplar dappresso
1140le lunatiche sfere
 col lunatico mio ceremoniere.
 LISETTA
 Ed io son stata qui
 con poca conclusione,
 come un'imperadrice di cartone.
 CECCO
1145Mia bella eccomi a voi,
 vi voglio incoronare
 e nello stesso tempo anco sposare.
 BUONAFEDE
 (Rode di nuovo il cuor la gelosia).
 CECCO
 Olà andiamo tosto
1150alla mensa a godere
 e con volti di gioia
 si senta a risuonar voce giuliva,
 viva l'imperatrice.
 TUTTI
                                     E viva, e viva.
 CECCO
 
    Mia principessa,
1155mia monarchessa,
 tutto vi dono lo scetro e 'l cuor.
 
 LISETTA
 
 Grazie vi rendo del vostro favor.
 
 ECLITICO
 
    Di cuor mi consolo
 con vostra maestà.
 
 LISETTA
 
1160   Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 BUONAFEDE
 
    Anch'io mi rassegno
 signora maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
1165di tanta bontà.
 
 ECLITICO
 
    Deh lasci ch'almeno...
 
 BUONAFEDE
 
 Mi dia permissione...
 
 LISETTA
 
 Prendete, tenete, (Dà la mano a bacciare)
 con tutta bontà.
 
 TUTTI
 
1170   E viva mill'anni
 la vostra maestà.
 
 CECCO
 
    Cara v'abbracio.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
1175Senza malizia.
 
 ECLITICO
 
 Sono innocente.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 TUTTI
 
 Oh che bel mondo,
 bella innocenza,
1180viver giocondo,
 caro piacer!
 
 CECCO
 
    Sposa diletta.
 
 LISETTA
 
 Caro mio sposo.
 
 ECLITICO
 
 Oh benedetta!
 
 LISETTA
 
1185Siete grazioso.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Sì buona gente,
 tutta di tutti
 senza malizia
1190sempre sarò.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
 sempre amerò.
 
 LISETTA
 
    Bello è l'amare
1195senza bramare
 quello che avere
 già non si può.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
1200sempre amerò.
 
 Fine dell’atto secondo