Il negligente, libretto, Venezia, Fenzo, 1749

 Se al mio core non credete,
 idol mio, vel mostrerò.
 Ma crudele, oh dio! non siate
280ed abbiate almen pietà.
 
 SCENA VII
 
 CINTIA, poi TULIA
 
 CINTIA
 Oh quanto mi fan ridere
 con questo sospirar, con questo piangere
 gli uomini non s’avveggono
 che quanto più le pregano
285le donne insuperbite più diventano
 e gli amanti per gioco allor tormentano.
 TULIA
 Cintia, che mai faceste
 al povero Giacinto? Egli sospira.
 Egli smania e delira;
290ah, se così farete,
 l’impero di quel cor voi perderete.
 CINTIA