Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

795che una nuvola qui m’avrà portata?
 BUONAFEDE
 Sei stata fortunata.
 Perch’io ti porto amore,
 sei venuta a goder sì grand’onore.
 LISETTA
 Ma qui che far dovrò?
 BUONAFEDE
800Quello che devi far t’insegnerò.
 Tu devi voler bene al tuo padrone.
 LISETTA
 E non altro?
 BUONAFEDE
                          Tu devi
 fargli qualche carezza.
 LISETTA
 Lo sapete, signor, non sono avvezza.
 BUONAFEDE
805Credi forse che qui
 si faccin le carezze
 colla malizia che si fan da noi?
 Qui ognuno si vuol ben con innocenza.
 E sbandita è quassù la maldicenza.
 LISETTA
810Oh se fosse così, saria pur bello
 questo mondo lunar!
 BUONAFEDE
                                         Credilo, è tale.
 LISETTA
 Questo mi piace assai.
 BUONAFEDE
                                            Vien qua, Lisetta,
 dammi la tua manina.
 LISETTA
                                            Oh signor no.
 BUONAFEDE
 Perché?
 LISETTA
                  Perché non so
815se nel vostro operar vi sia tristizia.
 BUONAFEDE
 Eh qui tutto si fa senza malizia.
 LISETTA
 Quand’è così prendete.
 BUONAFEDE
                                             Oh cara mano.
 LISETTA
 Piano, signore, piano.
 Voi me l’avete stretta sì furioso
820che mi parete alquanto malizioso.
 BUONAFEDE
 Io sono innocentino,
 credi, Lisetta mia, come un bambino.
 LISETTA
 (Che caro bambinello.
 Egli è tanto innocente quanto è bello).
 BUONAFEDE
825Che dite ch’io son bello?
 LISETTA
                                               Signorsì.
 BUONAFEDE
 Quando lo dite voi sarà così.
 
    Il furbettin d’amore
 alfin me la ficcò!
 
 LISETTA
 
    Non parla con il core,
830io non lo credo oibò.
 
 BUONAFEDE
 
    Ma questa è scortesia
 ed io m’addirerò.
 
 LISETTA
 
    No non s’addiri via
 che pur lo crederò.
 
 BUONAFEDE
 
835   Tu sei ah! Viso bello!
 Tu sei tutto il mio amor.
 
 LISETTA
 
    Tu m’hai ah! ladroncello!
 tu m’hai rubato il cor!
 
 SCENA X
 
 MOSCA nell’abito di principe della luna con seguito, poi BUONAFEDE e LISETTA
 
 MOSCA
 Olà, presto fermate
840Buonafede e Lisetta.
 Dite che il loro principe gli aspetta.
 Vuo’ procurar, fin che la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.
 BUONAFEDE
 Eccomi a’ cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh cosa vedo,
845Mosca è principe qui.
 MOSCA
                                          Lisetta addio.
 LISETTA
 Ti saluto; bondì Moschino mio.
 BUONAFEDE
 Sei pazza, cosa dici
 al nostro gran signore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
850Ci conoschiamo bene fra di noi.
 MOSCA
 Bella, Mosca non son ma vostro sono,
 olà s’innalzi il trono.
 Lisetta vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina.
 BUONAFEDE
855(Io non vorrei che il nostro gran signore
 mi facesse l’onore
 di rapirmi Lisetta).
 MOSCA
                                       E ben che dite?
 Ecco il trono per voi se l’aggradite.
 LISETTA
 Il trono? Oimè non so.
860Sono fra il sì e il no,
 cotante cose stravaganti io vedo
 che dubito di tutto e nulla credo.
 MOSCA
 Eh via venite in trono.
 Se vi piace il mio volto,
865sia Mosca o non sia Mosca,
 che cosa importa a voi?
 Dopo ci aggiusteremo fra di noi.
 LISETTA
 È questa una ragion che non mi spiace.
 Vengo.
 BUONAFEDE
                Dove, Lisetta?
 LISETTA
870A ricever le grazie
 del nostro gran signore
 giacch’egli mi vuol far sì bell’onore.
 BUONAFEDE
 Come, non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
875Eh qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Lisetta bada bene.
 LISETTA
                                     È innocentino
 il nostro gran signor come un bambino.
 MOSCA
 Aspettar più non voglio.
 Presto, venite al soglio.
 LISETTA
880Dunque lei...
 MOSCA
                           Sì mia cara,
 son vostro se volete.
 LISETTA
 Lei mio... Ma se poi... Ma s’io non sono...
 Non so quel che mi dica.
 MOSCA
                                               Al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Quanta gente che sospira
885di veder cos’è la luna
 ma non hanno la fortuna
 di poterla contemplar. (Mosca dà braccio a Lisetta e frattanto che si fa il ritornello dell’aria la conduce in trono)
 
 BUONAFEDE
 Eccelso gran signore la fortunata
 solo Lisetta è stata.
890Le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
 di venire nel mondo della luna.
 MOSCA
 Un araldo lunare ha già recato
 che per viaggio sono
895e che saran fra poco
 ancor esse portate in questo loco.
 Allegri, o Buonafede,
 che la coppia gentil venir si vede.
 
 SCENA XI
 
 Al suono di sinfonia escono FLAMINIA e CLARICE. BUONAFEDE le incontra. MOSCA e LISETTA restano in trono e sopraggiunge ERNESTO ed ECCLITTICO
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
900siate le benvenute. Ah, che ne dite?
 Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch’abbia fatto per voi quel ch’ho fatt’io!
 Lunatiche ora siete,
905un mondo goderete
 pieno di cose belle,
 splenderete quassù come due stelle.
 FLAMMINIA
 Molto vi devo, o padre.
 Un uom saggio voi siete,
910di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari.
 Cedon gli uomini a voi famosi e rari.
 BUONAFEDE
915Inchinatevi tosto
 al nostro gran signore,
 grazie rendete a lui di tanto onore.
 FLAMMINIA
 Monarca, a voi m’inchino.
 MOSCA
 Manco male che voi
920vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMMINIA
 Perdon io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 MOSCA
 Olà, Espero, udite. (Ad Ernesto)
 Questa bella servite,
925conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 BUONAFEDE
                                  Ehi, ehi, fermate.
 Signor, le figlie mie
 con gli uomini non van da solo a sola.
 MOSCA
930Voi vi credete d’esser anco in terra,
 ove gli uomini son pien di tristizia,
 ma qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Sì è? Non parlo più.
 FLAMMINIA
                                       Contenta io vado,
 giacché il mio genitor non se ne lagna,
935con Espero gentil che m’accompagna.
 
    Allo splendor di quelle
 care pupille belle
 resistere non sa
 l’anima amante.
 
940   Già sento che il mio core
 arde per lui d’amore
 e l’alma mia sarà
 sempre costante.
 
 SCENA XII
 
 MOSCA e LISETTA in trono, BUONAFEDE, ECCLITTICO e CLARICE
 
 CLARICE
 Flamminia ora sta bene
945ed io cosa farò?
 La mia stella ancor io non troverò?
 MOSCA
 Ecclittico, che siete
 del mio trono lunar cerimoniere,
 a Clarice gentil fate il bracciere.
 ECCLITTICO
950Prontamente obbedisco.
 CLARICE
 Ed io vado contenta
 a contemplar dappresso
 le lunatiche sfere
 col lunatico mio cerimoniere.
 
955   No, non può contro il mio cuore
 più la sorte esser rubella,
 s’ha per guida la sua stella,
 ei di più non può bramar.
 
    Ardo solo a quella face
960che m’alletta, che mi piace.
 E sì nobile desio
 sol mi fece innamorar. (Parte servita da Ecclittico)
 
 SCENA XIII
 
 BONAFEDE, MOSCA, LISETTA in trono
 
 LISETTA
 Ed io son stata qui
 con poca conclusione,
965come una principessa di cartone.
 MOSCA
 Mia bella, eccomi a voi.
 Vi voglio incoronare
 e nello stesso tempo anco sposare.
 LISETTA
 Ringrazierò la vostra cortesia.
 BUONAFEDE
970(E pur sento un tantin di gelosia).
 MOSCA
 Olà, vengano tosto
 qui le insegne reali
 e si faccino i gran cerimoniali.
 
 SCENA XIV
 
 ECCLITTICO con servi, che portano scettro e corona per incoronar Lisetta, e detti.
 
 ECCLITTICO
 Ecco già preparato
975per la pompa real l’alto apparato. (L’orchestra suona il ritornello del quartetto e intanto Mosca fa l’incoronazione di Lisetta, poi scendono dal trono)
 
 MOSCA
 
    Mia principessa
 a me t’appressa,
 tutto ti dono lo scettro ed il cor.
 
 LISETTA
 
 Grazie vi rendo di tanto favor.
 
 ECCLITTICO
 
980   Di cor mi consolo
 con vostra maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 BUONAFEDE
 
    Anch’io mi rallegro
985signora maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 ECCLITTICO
 
    Deh lasci che almeno...
 
 BUONAFEDE
 
 Mi dia permissione...
 
 LISETTA
 
990Prendete, tenete.
 Son tutta bontà.
 
 BUONAFEDE, ECCLITTICO, MOSCA A TRE
 
    Evviva mill’anni
 la vostra maestà.
 
 MOSCA
 
    Cara v’abbraccio.
 
 LISETTA
 
995Senza malizia.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 ECCLITTICO
 
 Sono innocente.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 TUTTI
 
1000Oh che bel mondo!
 Bella innocenza!
 Viver giocondo!
 Caro piacer.
 
 MOSCA
 
    Sposa diletta.
 
 LISETTA
 
1005Caro mio sposo.
 
 ECCLITTICO
 
 Oh benedetta.
 
 LISETTA
 
 Siete grazioso.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Sì buona gente,
1010tutta di tutti
 senza malizia
 sempre sarò.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
1015sempre amerò.
 
    Bello è l’amare
 senza bramare
 quello che avere
 già non si può.
 
1020   Senza malizia,
 senza tristizia
 sempre amerò.
 
 Fine dell’atto secondo
 
 
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di Ecclittico.
 
 LISETTA con paggi
 
 LISETTA
 Olà paggi, staffieri,
 camerieri, braccieri,
1025datemi da sedere, or ricordatevi
 ch’io son la principessa,
 vogl’esser obbedita e rispettata
 e se farete ben, vi sarò grata.
 Sopra tutto avertite
1030di nulla riportarmi
 di quel che fa il mio sposo.
 E null’a lui mai riportar di me,
 mentre ognuno di noi pensa per sé.
 Avete a dormir poco;
1035avete a mangiar freddo
 e nell’ore dell’ozio
 vuo’ che l’astrologia tutti studiate,
 acciò saper possiate
 quello che far vi tocca,
1040senza che a comandarvi apra la bocca.
 Se qualchedun sospira
 per le bellezze mie, ditelo in modo
 di non farmi arrossir. Se la fortuna
 aiutar vi vorrà con delle mance,
1045un occhio serrerò
 né le mance con voi dividerò.
 Ma che vedo? Son qui le mie padrone;
 che padrone? Son io la maestà;
 mi metterò in contegno e gravità.
 
 SCENA II
 
 FLAMINIA, CLARICE e detta
 
 FLAMMINIA
1050(Divertiamoci un poco). (A Clarice)
 CLARICE
                                                (È tanto sciocca
 che il sognato piacer si gode in pace).
 FLAMMINIA
 (Facilmente si crede a quel che piace).
 LISETTA
 (Che dicono? Che fanno?
 All’uso femminil mormoreranno).
 FLAMMINIA
1055Signora, mi consolo
 della vostra fortuna.
 LISETTA
                                       Vi ringrazio.
 CLARICE
 Me ne consolo anch’io.
 Viva vostra maestà.
 LISETTA
                                       Ragazze, addio.
 FLAMMINIA
 Si ricorda, signora,
1060quand’era nostra serva?
 LISETTA
                                               State zitta.
 Del nostro primo mondo mi scordai,
 come se non ci fossi stata mai.
 CLARICE
 Quest’è l’uso comune,
 chi sorte ha migliorato
1065non si ricorda più del primo stato.
 LISETTA
 Come vi piace il mondo della luna?
 FLAMMINIA
 È bello, è bello assai.
 LISETTA
                                        Sediamo un poco.
 CLARICE
 Lei ci fa tropp’onore.
 LISETTA
 Sì sì, vi voglio far questo favore.
 FLAMMINIA
1070(È ridicola invero).
 CLARICE
                                      (Io me la godo).
 Mi favorisca, lei
 è provveduta ancor di cicisbei?
 LISETTA
 Oh che diamine dite?
 Oggi ho preso marito.
 CLARICE
                                           In questo mondo,
1075per quel che m’hanno detto,
 insegna della luna il galateo
 essere posto in uso il cicisbeo.
 FLAMMINIA
 Quest’è comune usanza
 e saria il non averlo una increanza.
 LISETTA
1080Ma io che son novella
 trovarmi non saprei
 di questi cicisbei.
 CLARICE
 Una donna prudente
 trova ben presto il cavalier servente.
 
1085   Un parigin che serva
 per mera civiltà
 col suo servir conserva
 le leggi d’onestà.
 Guardatevi da quelli
1090che voglion comandar.
 Già so che m’intendete
 né voglio mormorar.
 
    Vi basti un solo laccio
 ch’è quel del vostro sposo.
1095Fuggite il duro impaccio
 d’un cicisbeo geloso.
 Se docile è il servente,
 si puole sopportar.
 Ma quando è impertinente,
1100si deve licenziar.
 
 SCENA III
 
 FLAMINIA e LISETTA
 
 FLAMMINIA
 Possibile, o Lisetta,
 che ti lasci acciecar dall’ambizione?
 E non vedi che questa è un’illusione!
 LISETTA
 Olà, come parlate?
 FLAMMINIA
1105Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos’è questa insolenza?
 Lo so che per invidia voi parlate.
 Io son la principessa e voi crepate.
 FLAMMINIA
1110Tu sei pazza.
 LISETTA
                           Tacete.
 FLAMMINIA
 Lo vedrai...
 LISETTA
                        Non v’ascolto.
 FLAMMINIA
 È Mosca il gran signor.
 LISETTA
                                            No, non è vero.
 FLAMMINIA
 Il lunatico soglio
 terminerà in fischiate.
 LISETTA
1115Io son la principessa e voi crepate.
 FLAMMINIA
 
    Ritorna sì ritorna
 al primo tuo sentiero.
 Togli dal cor l’impero,
 la cura di regnar.
 
1120   Se la ragion del trono
 son le maggior tue pene,
 abbandonar conviene
 né devi sospirar.
 
 SCENA IV
 
 LISETTA sola
 
 LISETTA
 Oh guardate, garbata signorina!
1125Con me, che son signora e principessa,
 voler venir a far la dottoressa?
 Ma purtroppo è così. Quando si dona
 a certa gente bassa
 un po’ di confidenza
1130convien sempre temer qualche insolenza.
 E poi e poi l’invidia
 è il vizio che a costoro il cor martella.
 Or di questa, or di quella
 si mormora da loro a più non posso
1135e si taglian agli altri i panni addosso.
 
    Quando si trovano
 le basse femmine,
 dicono, parlano
 sempre così.
 
1140   «Eh! Non sapete?
 Nina l’ha fatta».
 «Eh cosa dite?»
 «Lilla fuggì».
 
    Le triste femmine
1145sono così.
 
 SCENA V
 
 Sala con trono.
 
 ECCLITTICO, BUONAFEDE, MOSCA da gran signore, ERNESTO e seguito di cavalieri e servi
 
 MOSCA
 O uomo sublunare,
 in questo nostro mondo
 le figlie, quando sono da marito,
 si maritano tosto e non si aspetta
1150e se le vostre figlie
 hanno da star quassù,
 maritarle conviene,
 altrimenti così non stanno bene.
 BUONAFEDE
 Io mi rimetto a quello che farà
1155vostra più che lunare maestà.
 ECCLITTICO
 Flaminia viene e Clarice con essa
 corteggiando la nostra principessa.
 
 SCENA ULTIMA
 
 Tutti
 
 LISETTA
 Brave, brave, ragazze, mi piacete,
 se voi mi servirete,
1160la mancia vi darò
 e quanto prima vi mariterò.
 MOSCA
 Sposa, venite in trono,
 se vostro sposo sono,
 vuo’ che siam promotori e testimoni
1165di due altri felici matrimoni.
 Espero, a voi destino (Ad Ernesto)
 Flaminia per consorte.
 La prenderete voi?
 ERNESTO
                                      Sì mio signore,
 lieto la sposerò con tutto il core.
 MOSCA
1170E voi, Flaminia bella,
 siete di ciò contenta?
 FLAMMINIA
                                         Contentissima.
 ERNESTO
 Sposa mia dilettissima.
 FLAMMINIA
 Adorato consorte.
 A DUE
 Oh felice momento! Oh lieta sorte!
 ERNESTO
 
1175   Cara ti stringo al seno.
 
 FLAMMINIA
 
 Caro, già tu sei mio.
 
 A DUE
 
 Oh che contento, oh dio!
 Ah che mi balza in petto
 tutto brillante il cor.
 
 BUONAFEDE
1180Oh figlia, oh sangue mio,
 nel vederti gioir giubbilo anch’io.
 MOSCA
 Ecclittico, a voi tocca
 render lieta e felice
 con i vostri sponsali anco Clarice.
 ECCLITTICO
1185Eccomi, pronto io sono
 e della destra sua sospiro il dono.
 MOSCA
 Clarice il prenderete?
 CLARICE
                                           E perché no?
 Anzi con tutto il cor lo prenderò.
 ECCLITTICO
 Ecco la mano.
 CLARICE
                            E con la mano il core.
 A DUE
1190Oh felice fortuna! Oh lieto amore!
 ECCLITTICO
 
    Sposina mia cara.
 
 CLARICE
 
 Sposino diletto.
 
 ECCLITTICO
 
 Mi sento nel petto
 il cuor balzar.
 
 CLARICE
 
1195   La gioia, l’affetto
 mi fan giubilar.
 
 A DUE
 
    Oimè che contento!
 Oimè cosa sento!
 Non posso più star.
 
 BUONAFEDE
1200Cara la mia figliola,
 il vederti contenta mi consola.
 MOSCA
 Buonafede, che dite?
 Siete di ciò contento?
 BUONAFEDE
                                          Anzi ho piacere
 che sian le mie figliole maritate.
 MOSCA
1205Voi stesso l’approvate?
 BUONAFEDE
                                            Signorsì...
 MOSCA
 Quando dunque è così,
 per maggior sussistenza
 del loro matrimonio,
 acciò non si rendesse un giorno vano
1210congiungetele voi di vostra mano.
 BUONAFEDE
 Sì signor, dite bene;
 questa funzione al genitor conviene.
 
    Qua la mano, qua la mano, (Ad Ecclittico e Clarice)
 vi congiungo e sposi siete.
1215State uniti, se potete;
 fra voialtri non gridate
 e al dovere non mancate
 della vostra fedeltà.
 
 MOSCA
 Orsù tutto è finito.
1220Son fatti i matrimoni.
 Buonafede è contento.
 Voi siete sodisfatti.
 Ognun vada a goder la sua fortuna.
 E bisogno non v’è più d’altra luna.
 ECCLITTICO
1225Sì sì voi dite bene.
 Or che siam maritati,
 or ch’è ognuno di noi lieto e giocondo
 tornar tutti possiamo al nostro mondo.
 ERNESTO
 Al mondo ritorniamo
1230e grazie a Buonafede noi rendiamo.
 BUONAFEDE
 Come? Che cosa dite?
 Intendervi non so.
 MOSCA
 Meglio dunque con voi mi spiegherò.
 Voi ricusaste dar Flaminia in sposa
1235al mio signor Ernesto, ei con Ecclittico,
 ch’è di Clarice vostra amato amante,
 con finta astrologia
 v’ha condotto nel mondo della luna
 e qui cercato ha ognun la sua fortuna;
1240se di ciò che è successo vi dispiace
 di questa vostra gran credulità
 ora pagate il fio.
 BUONAFEDE
 Lunatico al veder sono stat’io;
 ma pazienza. M’avete voi burlato.
 LISETTA
1245Ha durato pur poco il principato!
 ECCLITTICO
 Così appunto succede
 a chi molto desia e tutto crede.
 CORO
 
    Questo è quello che succede
 a chi vuol cambiar fortuna;