Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA XI
 
 BUONAFEDE, poi ECLITICO
 
 BUONAFEDE
 È poi la mia Lisetta
 una buona ragazza,
 non è di quelle serve impertinenti
460che quando hanno la grazia del padrone
 vogliono in casa far le braghessone.
 ECLITICO
 Eh signor Buonafede,
 si puol entrar? (Di dentro)
 BUONAFEDE
                               Oh capari, ch’è qui?
 Venite, signorsì;
465cos’è sta novità?
 Qualche cosa di grande vi sarà.
 ECLITICO
 Compatite s’io vengo
 in quest’ora importuna a disturbarvi;
 un segno d’amicizia io vengo a darvi.
 BUONAFEDE
470Oh, che buona ventura a me vi guida?
 ECLITICO
 V’è nissun che ci ascolti?
 BUONAFEDE
 No; siam soli, sedete,
 parlate pur con libertà.
 ECLITICO
                                             Voi siete
 l’unico galantuom ch’io stimo ed amo,
475onde vi vengo a usar per puro affetto
 un atto d’amicizia e di rispetto.
 BUONAFEDE
 Obbligato vi son. Ma che intendete
 voler dire con ciò?
 ECLITICO
                                    Vengo da voi
 per sempre a licenziarmi.
 BUONAFEDE
                                                  Oh dei! Per sempre?
480Ditemi, cosa fu?
 ECLITICO
 Amico addio; non si vedrem mai più.
 BUONAFEDE
 Voi mi fate morir. Ma perché mai?
 ECLITICO
 Tutto confido a voi. Sappiate amico
 che il grand’imperatore
485del bel mondo lunar con lui mi vuole.
 Io fra pochi momenti
 sarò insensibilmente
 trasportato lassù per mio destino
 e sarò della luna cittadino.
 BUONAFEDE
490Come! È vero? Oh gran caso! Ah me infelice!
 se resto senza voi; ma in qual maniera
 la voce di lassù poté arrivare?
 ECLITICO
 Là nel mondo lunare
 un astrologo v’è come son io
495che ha fatto un cannocchial simil al mio,
 congiunti nella luna i cannocchiali
 e levato il cristallo, o sia la lente,
 facilissimamente
 sento quel che si dice in l’altro mondo
500e col metodo stesso anch’io rispondo.
 BUONAFEDE
 Oh prodigio! Oh prodigio! Ed in che modo
 sperate andar tant’alto?
 Dalla terra alla luna v’è un gran salto.
 ECLITICO
 Tutto vuo’ confidarvi.
505Dal cannocchiale istesso
 il grande imperatore
 mi ha fatto schizzetar certo liquore
 che quando il beverò
 leggiermente alla luna io volerò.
 BUONAFEDE
510Amico, ah se voleste
 aiutar mi potreste.
 ECLITICO
                                     E come mai?
 BUONAFEDE
 Schizzetatemi un po’ di quel liquore
 che vi ha mandato il vostro imperatore.
 ECLITICO
 (Eccolo nella rete).
 BUONAFEDE
                                     E poi anch’io
515verrò lassù con voi.
 ECLITICO
                                      Ma non vorrei
 che se n’avesse a mal sua maestà.
 BUONAFEDE
 È un signor di buon cor, non parlerà.
 ECLITICO
 Orsù, mi siete amico,
 vi voglio soddisfar. Quest’è il liquore;
520giacché non v’è nissuno,
 vuo’ che se lo beviam metà per uno.
 BUONAFEDE
 E poi come faremmo?
 ECLITICO
 E poi si sentiremmo
 sottilizar le membra in forma tale
525ch’andrem in su, come s’avessim l’ale.
 BUONAFEDE
 Beverei ma non so...
 Sono fra il sì ed il no.
 ECLITICO
 Compiacervi credevo;
 se pentito già siete, io solo bevo. (Finge di bevere)
 BUONAFEDE
530Non lo bevete tutto
 per carità.
 ECLITICO
                      Tenetemi, che ormai
 mi sembra di volare. Oh me felice!
 Che singolar fortuna!
 Or or sarò nel mondo della luna. (Straluna gl’occhi)
 BUONAFEDE
535Cos’avete negli occhi?
 Parete ispiritato.
 ECLITICO
 Dallo spirto lunar son invasato.
 Addio. Vado.
 BUONAFEDE
                           Fermate.
 Voglio venir anch’io.
 ECLITICO
                                        Ecco, tenete
540il resto del licor dunque e bevete.
 BUONAFEDE
 Ma le figliuole mie? Ma la mia serva?
 ECLITICO
 Quando saremmo là,
 grazia per essa ancor s’impetrerà.
 Vado, vado.
 BUONAFEDE
                         Son qui. Bevo. Aspettate.
 ECLITICO
545(Bevi; buon pro ti faccia.
 Io bevuto non ho. Fra pochi instanti
 dal sonnifero oppresso e addormentato
 crederà nella luna esser portato).
 BUONAFEDE
 Ecco bevuto ho anch’io;
550mondo, mondaccio rio,
 per sempre t’abbandono;
 uomo sopralunar fatto già sono.
 Oimè! Sento un gran foco.
 ECLITICO
 Soffrite. A poco a poco
555tramutar sentirete
 tutte le vostre membra e goderete.
 BUONAFEDE
 Par che mi venga sonno.
 ECLITICO
                                               Ecco l’effetto
 che fa il liquor perfetto.
 BUONAFEDE
 Non posso star in piedi.
 ECLITICO
                                              Accomodatevi. (Lo fa sedere)
560State pronto a salire e consolatevi.
 BUONAFEDE
 Mi sembra di volar.
 ECLITICO
                                       Lo credo anch’io.
 BUONAFEDE
 Caro Eclitico mio,
 ditemi dove sono. In terra o in aria?
 ECLITICO
 Vi andate a poco a poco sollevando.
 BUONAFEDE
565Mi vuo sottilizzando;
 ma come uscir potrem... da questa stanza?
 ECLITICO
 Abbiamo in vicinanza
 un ampio fenestrone.
 BUONAFEDE
 Vado, vado, senz’altro.
 ECLITICO
                                           (Oh che babbione).
 BUONAFEDE
 
570   Vado, vado. Volo, volo.
 
 ECLITICO
 
 Bravo, bravo; mi consolo.
 
 BUONAFEDE
 
 Dove siete?
 
 ECLITICO
 
                         Volo anch’io.
 
 BUONAFEDE
 
 Addio mondo; mondo addio. (Escono Clarice e Lisetta)
 
 CLARICE
 
 Caro padre, cosa c’è?
 
 LISETTA
 
575Padron mio, che cos’è?
 
 BUONAFEDE
 
    Vado, vado. Volo, volo.
 
 LISETTA, CLARICE A DUE
 
 Dove? Dove?
 
 ECLITICO
 
                            Oh che fortuna!
 
 BUONAFEDE
 
 Vo nel mondo della luna.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 More, more. Oimè! che more!
 
 BUONAFEDE
 
580Oh che gusto, oh che diletto!
 
 ECLITICO
 
 Viva, viva; oh che fortuna!
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 More, more.
 
 BUONAFEDE
 
                          Cara luna,
 vengo, vengo. Vengo a te. (S’adormenta)
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
    More, more. Presto, presto.
585Qualche spirto troverò.
 Presto, presto tornerò. (Partono)
 
 ECLITICO
 
    Il buon sonnifero
 gli offusca il celebro,
 portar dagli uomini
590via lo farò.
 
    Fabrizio, Prospero, (Vengono due servi)
 su via, prendetelo
 e là portatelo
 nel mio giardin. (Portano via Buonafede)
 
595   Le donne tornano
 e si disperano,
 perché già credono
 morto il meschin. (Torna Clarice e Lisetta)
 
 CLARICE
 
    Povero padre, ahi che morì!
 
 LISETTA
 
600Ahi che di vivere tosto finì!
 
 ECLITICO
 
 No, non piangete, non è così.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Ahi, che di vivere tosto finì!
 Ahi che tormento, ahi che morì!
 
 ECLITICO
 
 Fe’ testamento, eccolo qui.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
605Ahi che tormento, ahi che morì!
 
 ECLITICO
 
    Lasciò a Clarice seimille scudi,
 se di sposarsi risolverà.
 
 CLARICE
 
 Era mortale, questo si sa.
 
 ECLITICO
 
    Lasciò a Lisetta cento ducati,
610quando il marito ritroverà.
 
 LISETTA
 
 Era assai vecchio, questo si sa.
 
 ECLITICO
 
    Povero vecchio, più nol vedrete!
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Ahi che tormento che voi mi date.
 
 ECLITICO
 
 Pronta è la dote, se la volete.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
615Mi fate ridere, mi consolate.
 
 A TRE
 
 Viva chi vive, chi è morto è morto;
 dolce conforto la dote sarà.
 
 Fine dell’atto primo
 
 
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso in casa di Eclitico, rafigurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate da Eclitico per deludere Buonafede.
 
 BUONAFEDE che dorme sopra letto di fiori. ECLITICO e LISETTA
 
 LISETTA
 Che cose di stupor voi mi narrate!
 Il tutto seguirà felicemente?
 ECLITICO
620Certo, non dubitate.
 LISETTA
 Ma Checchino sarà poi mio consorte?
 ECLITICO
 Sì; di Flaminia sarà sposo Ernesto,
 io stringerò Clarice;
 oggi ciascun di noi sarà felice.
625Le machine son pronte,
 son pronti i giuochi, i suoni, i balli e i canti,
 cose che pareran prodigi e incanti.
 LISETTA
 Ma Flaminia e Clarice
 son del tutto avvisate?
 ECLITICO
                                           Il tutto sanno
630e ad ogni mio disegno aderiranno.
 Ecco qui Buonafede,
 nel mondo della luna egli ancor dorme
 e quando sia destato
 esser non crederà nel mio giardino
635ma nel mondo lunare
 fra le delizie pellegrine e rare.
 LISETTA
 Ma che dovrò io fare?
 ECLITICO
 Ponetevi ancor voi in questo luogo;
 fingete di dormire.
 LISETTA
640Ma come crederà che qui sia giunta?
 ECLITICO
 Non dubitate, con una favoletta,
 che ho già ben preparata,
 di creder deve al certo
 che una nuvola v’abbia qui portata.
645Or tempo è di svegliarlo,
 con questo sal volatile,
 sciogliendo i spirti che fissati ha l’opio,
 in sé ritornerà.
 LISETTA
 Ed io per esser pronta
650a sostener di far la mia figura,
 vado a fare la mia caricatura. (Lisetta va a dormire ed Eclitico sveglia Buonafede)
 
 SCENA II
 
 BUONAFEDE, ECLITICO, poi LISETTA
 
 BUONAFEDE
 Flaminia...
 ECLITICO
                       Ei chiama la figliuola...
 BUONAFEDE
 Ehi, Clarice... Lisetta...
 ECLITICO
 Ora si va svegliando.
 BUONAFEDE
                                         Ehi; dove sono?
 BUONAFEDE
655Olà, chi siete?
 ECLITICO
                             Oh! Bella.
 Che, non mi conoscete?
 Non ravisate Eclitico?
 BUONAFEDE
 Sì. Ma dove siam noi?
 ECLITICO
 Dove la sorte tutti i beni aduna,
660nel bellissimo mondo della luna.
 BUONAFEDE
 Eh! Mi burlate...
 ECLITICO
                                 E non vi ricordate
 che abbiamo fatto per venir quassù?
 E poi non v’accorgete
 dallo splendor che fa più bello il giorno,
665dall’aria salutar che spira intorno.
 BUONAFEDE
 È vero; oh che bel giorno!
 Oh che aria dolcissima e soave!
 ECLITICO
 Mirate a’ vostri piedi
 dal bel terren fecondo
670nascer le rose e i gigli. (Li vede spontar e nascer fiori)
 BUONAFEDE
                                            Oh che bel mondo!
 ECLITICO
 Udite il dolce canto
 degli augelli canori.
 BUONAFEDE
                                       Oh, che contento!
 Son fuor di me; non so dove mi sia. (Si sente un concertino che immita il canto degli uccelli)
 ECLITICO
 Udite l’armonia
675ch’esce dagli arbuscelli
 agitati dai dolci venticelli.
 BUONAFEDE
 Bravi, bravi, bravissimi.
 Gli alberi in questo mondo
 suonan meglio dei nostri sonatori.
 ECLITICO
680Or vedrete ballar ninfe e pastori.
 BUONAFEDE
 Oh che ninfe gentili! Oh che fortuna!
 Oh benedetto il mondo della luna! (Un concerto de ballerini che danzano intorno a Buonafede)
 
    Che mondo amabile,
 che impareggiabile
685felicità!
 
    Gli alberi suonano,
 gli augelli cantano,
 le ninfe ballano,
 gli echi rispondono;
690tutto è godibile,
 tutto è beltà.
 
    Che mondo amabile,
 che impareggiabile
 felicità!
 
695Ma sa l’imperatore
 ch’io qui son arrivato?
 ECLITICO
 L’ho di tutto informato.
 BUONAFEDE
 E delle mie figliuole e della serva?
 ECLITICO
 Oh prodigio! Oh stupor! Or via, sentite,
700inarcate le ciglia e poi stupite.
 Subito ch’ebbe inteso
 l’arrivo vostro qui, la gran premura
 che feci per le figlie e per la serva,
 «Ho inteso» ei disse. «Ho inteso.
705Le vorreste con voi;
 andrà per consolarle
 una stella cometa ad invitarle».
 Subito in un istante
 partitasi la stella al gran comando
710andò nel nostro mondo,
 trovò le vostre figlie con Lisetta
 ma lei la poveretta
 credette al bel invito,
 non già le vostre figlie,
715ond’è che in quell’istante fu elevata
 ed in questo bel mondo trasportata.
 BUONAFEDE
 Quasi quasi che a loro io do ragione,
 perché hanno cognizione
 che le stelle comete
720portan cattivo augurio;
 ma ditemi, dove è Lisetta adesso?
 ECLITICO
 Vedete là che dorme.
 BUONAFEDE
                                         Oh? Poverina!
 Dormi, dormi mia bella colombina.
 Ma pur tengo una rabbia
725con quelle due sguaiate...
 ECLITICO
 Non vi maravigliate,
 perché le nostre donne
 han ius particolar a questo impero,
 perché va con la luna il lor pensiero.
 BUONAFEDE
730Ditemi, in questo mondo
 son le donne cortesi?
 ECLITICO
                                         Cortesissime.
 Non fan come le nostre
 ch’aman per interesse e a caro prezzo
 vendono un riso, un vezzo; oh, se tornassi
735adesso al nostro mondo,
 non sarei così tondo
 di correr dietro a quelle donne avare
 che sogliono pigliare; alle lusinghe
 io più non crederei
740e a ciascuna di lor così direi:
 
    Donne belle che pigliate
 io giammai vi crederò.
 Via, piangete, via, pregate,
 io di voi mi riderò.
 
745   «Io vi voglio tanto bene...»
 Maledette, non vi credo.
 «Per voi, caro, io vivo in pene...»
 Maledette, vi conosco.
 «Ah, che moro, mio tesoro,
750quanto affetto, mio diletto...»
 Galeotte, disgraziate,
 non mi state a corbellar.
 
 SCENA III
 
 BUONAFEDE, LISETTA che si sveglia
 
 BUONAFEDE
 Parmi che dica il vero; anzi Lisetta
 ora è meco amorosa, or sdegnosetta;
755ma eccola, si sveglia.
 LISETTA
 Oimè! Dove mi trovo...
 Dormo? Sogno? Vaneggio?
 Oimè resto incantata.
 BUONAFEDE
 Lisetta ben rivata;
760vedi, sei qui con noi.
 Fortunata davver chiamar ti puoi.
 LISETTA
 Ma dove siam?
 BUONAFEDE
                               Nel mondo della luna.
 LISETTA
 Mi volete burlar.
 BUONAFEDE
                                  No, te lo giuro.
 Questo è il mondo lunar, te l’assicuro.
 LISETTA
765Adunque sarà vero
 che una nuvola qui m’avrà portata?
 Io mi credevo d’essermi sognata.
 BUONAFEDE
 Sei stata fortunata;
 perché ti porto amore,
770sei venuta a goder sì grand’onore.
 LISETTA
 Ma qui che far dovrò?
 BUONAFEDE
 Quello che devi far t’insegnerò.
 Tu devi voler bene al tuo padrone.
 LISETTA
 E non altro?
 BUONAFEDE
                          Tu devi
775fargli qualche carrezza.
 LISETTA
 Lo sapete, signor, non sono avvezza.
 BUONAFEDE
 Credi forse che quivi
 si faccian le carrezze
 con la malizia che si fan da noi?
780Qui ognuno si vuol ben con innocenza
 e sbandita è quassù la maldicenza.
 LISETTA
 (Quanto crede costui).
 Oh! Se fosse così saria pur bello
 questo mondo lunar.
 BUONAFEDE
                                         Credilo, è tale.
 LISETTA
785Questo mi piace assai.
 BUONAFEDE
                                            Vien qua Lisetta,
 dammi la tua manina.
 LISETTA
                                            Oh, signor no.
 BUONAFEDE
 Perché?
 LISETTA
                  Perché non so
 se nel vostro operar vi sia tristizia.
 BUONAFEDE
 Oh qui tutto si fa senza malizia.
 LISETTA
790Quand’è così, prendete.
 BUONAFEDE
                                              Oh cara mano.
 LISETTA
 Piano, signore, piano.
 Voi me l’avete stretta sì furioso
 che mi parete alquanto malizioso.
 BUONAFEDE
 Io sono innocentino,
795credi, Lisetta mia, come un bambino.
 LISETTA
 Che caro bambinello.
 (Egli è tanto innocente quanto è bello).
 BUONAFEDE
 Che dite? Ch’io son bello?
 LISETTA
                                                  Signorsì.
 BUONAFEDE
 Quando lo dite voi, sarà così.
 LISETTA
800(È pazzo più che mai).
 BUONAFEDE
 Via Lisetina mia,
 datemi un abbraccino.
 LISETTA
                                            Oh questo no.
 BUONAFEDE
 Senza malizia già t’abbraccierò.
 LISETTA
 Quando fosse così...
 BUONAFEDE
                                       Così sarà.
 LISETTA
805Non mi fido.
 BUONAFEDE
                           Pietà.
 LISETTA
 Se pietà mi chiedete,
 malizioso voi siete.
 BUONAFEDE
 Ah! Malizia non ho.
 LISETTA
 Ma cosa è quel sospiro?
 BUONAFEDE
                                              Io non lo so.
 
810   Non aver di me sospetto,
 malizioso non ho il core.
 
 LISETTA
 
 Vi conosco bel furbetto,
 malizioso è il vostro amore.
 
 BUONAFEDE
 
 Non è ver.
 
 LISETTA
 
                      Non me ne fido.
 
 BUONAFEDE
 
815Son pupillo.