L’olimpiade (Jommelli), libretto, Stoccarda, Cotta, 1761

 Né castigo maggior dar gli potrei,
345quanto una donna pazza, qual tu sei.
 CLARICE
 Io pazza? V’ingannate.
 Pazza sarei qualora
 mi lasciassi un po’ troppo intimorire
 e avessi per rispetto a intisicchire.
 
350   Son fanciulla da marito
 e lo voglio, già il sapete,