L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Roma, 1735

                                              Voi quello?
 ECCLITICO
 Sì, quel son io.
 BUONAFEDE
                              Ma dove,
 dove, amico, siam noi?
 ECCLITICO
610Dove la sorte tutti i beni aduna,
 nel bellissimo mondo della luna.
 BUONAFEDE
 Eh! Mi burlate?
 ECCLITICO
                                E non ve n’accorgete
 dello splendor che fa più bello il giorno?
 Dell’aria salutar che spira intorno?
 BUONAFEDE
615È vero. Oh che bel giorno!
 Oh che aria dolcissima e soave!
 ECCLITICO
 Mirate a’ vostri piedi
 dal bel terren fecondo
 nascer le rose e gigli. (Si vedono a spuntare i fiori)
 BUONAFEDE
                                          Oh che bel mondo!
 ECCLITICO
620Udite il dolce canto
 delli augellin canori. (S’odono a cantar i rusignuoli)
 BUONAFEDE
                                         Oh che contento!
 Son fuor di me, non so dove mi sia.
 ECCLITICO
 Udite l’armonia
 ch’esce dagl’arboscelli,
625agitati dai dolci venticelli. (Odesi un concertino principiato dai violini ed oboe in orchestra, colle risposte de’ corni da caccia e fagotti dentro la scena)
 BUONAFEDE
 Bravi, bravissimi.
 Gl’alberi in questo mondo
 suonan meglio dei nostri sonatori.
 ECCLITICO
 Or vedrete ballar ninfe e pastori. (Vede ballar di dentro)