La Salustia, libretto, Napoli, 1731

 Doman ti vuo’ menar dal bravo astrologo,
 vedrai quel che si pratica lassù
 dalle donne da ben come sei tu.
 LISETTA
 
430   Una donna come me
 non vi fu né vi sarà;
 io son tutta amore e fé,
 io son tutta carità.
 Domandate a chi lo sa,
435sì ch’è vero ognun dirà.
 
    Io malizia in sen non ho,
 sono stata ognor così;
 poche volte dico no;
 quando posso, dico sì
440ma lo dico, già si sa,
 salva sempre l’onestà.
 
 SCENA X
 
 BUONAFEDE, poi ECCLITICO
 
 BUONAFEDE
 È poi la mia Lisetta
 una buona ragazza.
 Non è di quelle serve impertinenti
445che quando hanno la grazia del padrone
 vogliono in casa far le braghessone.
 ECCLITICO
 Ehi, signor Buonafede, (Di dentro)
 si puole entrar?
 BUONAFEDE
                                Oh cappari! Chi è qui!
 Venite, signorsì.
450Cos’è sta novità?
 Qualche cosa di grande vi sarà.
 ECCLITICO
 Compatite s’io vengo
 in quest’ora importuna a disturbarvi.
 Un segno d’amicizia io vengo a darvi.
 BUONAFEDE
455Oh! Che buona ventura a me vi guida?
 ECCLITICO
 V’è nissun che ci ascolti?
 BUONAFEDE
                                                No; siam soli.