Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

 AURELIA
 Tua sarò ma non voglio gelosia.
 CORNELIO
 Dammi la bella man. Lascia che almeno
 io me la stringa al seno.
 AURELIA
 Sì, caro, ecco la man, se tu la vuoi,
515del mio core e di me dispor tu puoi.
 
 SCENA II
 
 FILIBERTO in disparte e detti
 
 CORNELIO
 Oh che cosa gustosa (Si tengono sempre per mano)
 aver sì bella sposa!
 AURELIA
 Oh che felice sorte
 aver sì buon consorte!
 CORNELIO
520Marito fortunato!
 AURELIA
 Quando, quando verrà quel dì beato!
 FILIBERTO
 Bravi. Buon pro vi faccia.
 CORNELIO
                                                 (Oh maledetto!)
 AURELIA
 Vi giuro e vi prometto, (A Filiberto)
 caro il mio ben, che sempre parlerei
525del nostro matrimonio
 e ne chiamo Cornelio in testimonio.
 CORNELIO