La serva padrona, libretto, Napoli, 1733

450giacché ha fatto ciascun le parti sue,
 vi licenzio di casa tutti due.
 PASQUINO
 Senti, per causa tua.
 PORPORINA
                                        Per te, briccone.
 Senta, signor padrone,
 per sgravio di coscienza,
455il povero Pasquin, sappia, è innocente;
 e quel che ho detto non è vero niente.
 FILIBERTO
 Buono.
 PASQUINO
                 Signor padrone,
 una parola in grazia.
 Per rabbia ho detto mal di Porporina,
460peraltro ella è innocente, poverina.
 FILIBERTO
 Meglio! Ma io vi credo
 due furbi belli e buoni.
 PASQUINO
 Uh! cosa dite?
 PORPORINA