Artaserse, libretto, Mannheim, Pierron, 1751

 SCENA X
 
 MANDANE e detti
 
 MANDANE
                                           Ferma o germano;
1290gran novelle io ti reco.
 Il tumulto svanì.
 ARTASERSE
                                 Fia vero? E come?
 MANDANE
 Già la turba ribelle
 seguendo Megabise era trascorsa
 fino all'atrio maggior. Quando chiamato
1295dallo strepito insano, accorse Arbace.
 Che non fe', che non disse in tua difesa
 quell'anima fedel! Mostrò l'orrore
 dell'infame attentato. Espresse i pregi
 di chi serba la fede. I merti tuoi,
1300le tue glorie narrò. Molti riprese;
 molti pregò, cangiando aspetto e voce
 or placido, or severo ed or feroce.
 Ciascun depose l'armi; e sol restava
 l'indegno Megabise
1305ma l'assalì, ti vendicò, l'uccise.
 ARTABANO
 (Incauto figlio!)
 ARTASERSE
                                Un nume
 m'inspirò di salvarlo. È Megabise
 d'ogni delitto autor.
 ARTABANO
                                       (Felice inganno!)
 ARTASERSE
 Il mio diletto Arbace
1310dov'è? Si trovi e si conduca a noi.