Artaserse, libretto, Stoccarda, Cotta, 1756

 SCENA IV
 
 ARTASERSE e MEGABISE
 
 ARTASERSE
 Qual vittima si svena! Ah Megabise...
 MEGABISE
160Sgombra le tue dubbiezze. Un colpo solo
 punisce un empio e t'assicura il regno.
 ARTASERSE
 Ma potrebbe il mio sdegno
 al mondo comparir desio d'impero.
 Questo, questo pensiero
165saria bastante a funestar la pace
 di tutti i giorni miei. No, no; si vada
 il cenno a rivocar... (In atto di partire)
 MEGABISE
                                      Signor, che fai?
 è ragion di natura
 il difender sé stesso. Egli t'uccide,
170se non l'uccidi.
 ARTASERSE
                              Il mio periglio appunto
 impegnerà tutto il favor di Giove
 del reo germano ad involarmi all'ira. (Come sopra)