Artaserse, libretto, Stoccarda, Cotta, 1756

 MANDANE
 Con più rispetto, in faccia a chi t’adora,
75parla del genitor.
 ARBACE
                                  Ma quando soffro
 un’ingiuria sì grande e che m’è tolta
 la libertà d’un innocente affetto,
 se non fo che lagnarmi, ho gran rispetto.
 MANDANE
 Perdonami; io comincio
80a dubitar dell’amor tuo. Tant’ira
 mi desta a meraviglia.
 Non spero che il tuo core
 odiando il genitore ami la figlia.
 ARBACE
 Ma quest’odio o Mandane
85è argomento d’amor; troppo mi sdegno,
 perché troppo t’adoro e perché penso
 che costretto a lasciarti
 forse mai più ti rivedrò, che questa
 fors’è l’ultima volta... Oh dio tu piangi!
90Ah non pianger ben mio, senza quel pianto
 son debbole abbastanza; in questo caso