Ciro riconosciuto, libretto, Ferrara, Barbieri, 1744

 SCENA VIII
 
 CIRO e poi MANDANE
 
 CIRO
 Oh madre mia, se immaginar potessi
645che il tuo figlio son io!
 MANDANE
                                           Mio caro figlio!
 Mio Ciro, mio conforto!
 CIRO
                                              Io? Come! (Oh stelle!
 Già mi conosce!)
 MANDANE
                                  Alle materne braccia
 torna, torna una volta... Ah perché schivi
 gli amplessi miei?
 CIRO
                                     Temo... Potresti... (Oh numi!
650Non so che dir).
 MANDANE
                                Non dubbitar, son io
 la madre tua; non te lo dice il core?
 Vieni...
 CIRO
                 Sentimi pria. (Numi consiglio.
 Parlar deggio o tacer?)
 MANDANE
                                            M'evita il figlio!
 CIRO
 (Perché tacer? Già mi conosce). È tempo,
655Poiché tant'oltre... (Ah no. Dal giuramento
 sciolto ancor non son io. Dee Mitridate
 consentir ch'io mi spieghi).
 MANDANE
                                                     E ben, t'ascolto,
 che dir mi vuoi?
 CIRO
                                 (Sarò crudel tacendo;
 ma spergiuro e imprudente
660favellando sarei).
 MANDANE
                                   Né m'ode!
 CIRO
                                                         (Alfine
 col tacer differisco
 solamente un piacer; ma forse il frutto
 dell'altrui cure e de' perigli immensi
 arrischio col parlar).
 MANDANE
                                        Che fai, che pensi?
665Che ragioni fra te? Que' passi incerti,
 quelle nel proferir voci interrotte
 che voglion dir? Che la tua madre io sono
 sai finora o non sai? Se già t'è noto,
 perché t'infingi? E se t'è ignoto ancora
670perché freddo così? Parla.
 CIRO
                                                  (Che pena!
 Sento il sangue in tumulto in ogni vena!)
 MANDANE
 Questi son dunque i teneri trasporti,
 le lagrime amorose, i cari amplessi
 e le fraposte a' baci
675affollate domande? Ah madre... Ah figlio...
 Udisti i casi miei? Narrami i tui...
 Quanto errai... Quanto piansi... Io dissi... Io fui...
 No, questo è troppo. O il figlio mio non sei,
 o per nuova sventura
680tutti gli ordini suoi cambiò natura.
 CIRO
 (Si voli a Mitridate; egli alla madre
 di spiegarmi permetta).
 MANDANE
 Né vuoi parlar?
 CIRO
                                Sì; pochi istanti aspetta.
 A momenti ritorno. (S’incamina frettoloso)
 MANDANE
                                        Ah prima... Ah senti,
685di', sei Ciro o non sei?
 CIRO
                                           Torno a momenti.
 
    Parlerò; non è permesso
 che finor mi spieghi a pieno.
 Tornerò; sospendi almeno
 finché torno il tuo dolor.
 
690   Se trovarmi ancor non sai
 tutto in volto il core espresso,
 tutto or or mi troverai
 su le labbra espresso il cor. (Parte)