Ciro riconosciuto, libretto, Ferrara, Barbieri, 1744

 SCENA VIII
 
 CIRO, MANDANE, CAMBISE, ARPAGO e guardie
 
 ARPAGO
 Partì; l'empio è nel laccio. Ei corre al tempio
 e là trarlo io volea. Guerrieri, amici
 finger più non bisogna; andiam. Qui resti
 Ciro intanto e Mandane. E tu Cambise
1120sollecito mi siegui. (Vuol partire)
 CAMBISE
                                      Odi; e in Alceo
 com'esser può che Ciro...
 ARPAGO
                                                Oh dio! Ti basti (Con impazienza)
 saper ch'è il figlio tuo. Tutto il successo
 ti spiegherò; ma non è tempo adesso.
 Resta colla speranza
1125di migliorar tra poco il suo destino;
 il tempo di godere è già vicino.
 
    Il pastor se torna aprile
 non rammenta i giorni algenti,
 dall'ovile all'ombre usate
1130riconduce i bianchi armenti
 e l'avene abbandonate
 fa di nuovo risuonar.
 
    Il nocchier calmato il vento
 più non teme o si scolora
1135ma contento in su la prora
 va cantando in faccia al mar. (Parte)