Ciro riconosciuto, libretto, Ferrara, Barbieri, 1744

 EMILIA
                                   Io non t’offendo,
 se vendetta desio.
 MARZIA
                                    Ma uniti intanto
 contro me congiurate.
1255Ditelo, che vi feci, anime ingrate?
 
    So che godendo vai
 del duol che mi tormenta.
 Ma lieto non sarai, (Ad Arbace)
 ma non sarai contenta; (Ad Emilia)
1260voi penerete ancor.
 
    Nelle sventure estreme
 noi piangeremo insieme.
 Tu non avrai vendetta, (Ad Emilia)
 tu non sperare amor. (Ad Arbace e parte)
 
 SCENA XV
 
 EMILIA e ARBACE
 
 EMILIA
1265Udisti, Arbace? Il credo appena. A tanto
 giunge dunque in costei
 un temerario amor? Ne vanta il foco,
 te ricusa, me insulta e il padre offende.