Ciro riconosciuto, libretto, Ferrara, Barbieri, 1744

 SCENA X
 
 MANDANE e CIRO
 
 MANDANE
 Ciro attendimi; io temo
1150qualche nuova sventura. Il mio consorte
 voglio seguir. Te d'Arpago l'avviso
 ritrovi in questo loco.
 CIRO
                                          Or che paventi?
 MANDANE
 Figlio mio nol so dir, tremo per uso
 avvezzata a tremar. Sempre vicino
1155qualche insulto mi par del mio destino.
 
    Benché l'augel s'asconda
 dal serpe insidiator,
 trema fra l'ombre ancor
 del nido amico.
 
1160   Che il mover d'ogni fronda,
 d'ogni aura il susurrar
 il sibilo gli par
 del suo nemico. (Parte)