Ciro riconosciuto, libretto, Ferrara, Barbieri, 1744

1360arrischiarti così? Ne’ tuoi perigli
 seguirti io deggio.
 MARZIA
                                    No; s’è ver che m’ami,
 me non seguir; pensa a te sol; non dei
 meco venire. Addio... Ma senti; in campo,
 com’è tuo stil, se vincitor sarai,
1365oggi del padre mio
 risparmia il sangue, io te ne priego. Addio. (Guardando intorno)
 CESARE
 T’arresta anche un momento.
 MARZIA
                                                        È la dimora
 perigliosa per noi, potrebbe... Io temo... (Guardando di nuovo)
 Deh lasciami partir.
 CESARE
                                        Così t’involi?
 MARZIA
1370Crudel, da me che brami? È dunque poco
 quant’ho sofferto? Ancor tu vuoi ch’io senta
 tutto il dolor d’una partenza amara?
 Lo sento sì, non dubitarne; il pregio
 d’esser forte m’hai tolto. Invan sperai