Ciro riconosciuto, libretto, Mantova, Pazzoni, 1758

 SCENA X
 
 MANDANE ed ASTIAGE
 
 MANDANE
 Signor... (Piangendo)
 ASTIAGE
                    Quelle minacce, (Pieno di timore)
 Mandane, udisti? Ah s'io sapessi almeno...
365Il sapresti tu mai? Parla. O congiuri
 tu ancor co' miei nemici?
 MANDANE
                                                 Io! Come! E puoi
 temere (oh dei!) ch'io pur ti brami oppresso!
 ASTIAGE
 Chi sa? Temo d'ognun; temo me stesso.
 
    Nocchiero agitato
370da nembi e procelle
 i venti e le stelle
 accusa sdegnato;
 s'affanna, procura
 salvarsi dal mar.
375   Ma vana è la cura,
 ma folle è il consiglio
 che il fragil naviglio,
 sconvolto per l'onde,
 del mare alle sponde
380non può ritornar. (Parte)