Ciro riconosciuto, libretto, Mantova, Pazzoni, 1758

 SCENA VII
 
 ARPAGO in disparte e detti
 
 ARPAGO
                                        (Ecco il tiranno.
 per trarlo al tempio il cerco appunto).
 ASTIAGE
                                                                      Or dimmi (A Mandane)
 qual è Ciro e dov'è? Nulla tacermi
 o sotto agli occhi tuoi, segno a più strali
 cadrà Cambise.
 ARPAGO
                                (Ei sa che Ciro è in vita
1110dunque ma non ch'è Alceo).
 MANDANE
                                                     Barbare stelle!
 CAMBISE
 Empio destino!
 CIRO
                                (E tacito in disparte
 sto del padre al periglio?)
 ARPAGO
                                                 (Arpago all'arte).
 ASTIAGE
 Né parli ancor? Dunque il tuo sposo estinto
 brami veder? T'appagherò. Custodi...
 MANDANE
1115Ferma...
 CIRO
                   Senti...
 MANDANE
                                   Io già parlo.
 CIRO
                                                           Il falso Ciro...
 MANDANE
 Il mio Ciro smarrito...
 ARPAGO
 Astiage ah sei tradito; ah corri; opprimi
 il tumulto ribelle
 che si destò. La tua presenza è il solo
1120necessario riparo.
 ASTIAGE
                                    Oimè! Che avvenne?
 ARPAGO
 Confusamente il so. S'affretta a gara
 verso il tempio ciascun. Colà si dice
 che Ciro sia. Tutti a vederlo, tutti
 vanno a giurargli fede; e il volgo insano
1125grida a voce sonora:
 «Ciro è il re, Ciro viva, Astiage mora».
 ASTIAGE
 Ah traditori ecco il segreto; entrambi
 con questo acciar... (In atto di snudar la spada)
 ARPAGO
                                      Mio re che fai? Se Ciro
 è ver che viva, in tuo poter conserva
1130la madre e il genitor; con questi pegni
 lo faremo tremar.
 ASTIAGE
                                   Sì. custodite (Dopo aver pensato)
 dunque la coppia rea, sol perché sia
 la mia difesa o la vendetta mia.
 
    Perfidi non godete
1135se altrove il passo affretto;
 a trapassarvi il petto,
 perfidi, tornerò.
 
    Cadrò, se vuole il fato,
 cadrò trafitto il seno;
1140ma invendicato almeno,
 ma solo non cadrò. (Parte)