La clemenza di Tito, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 SCENA II
 
 TITO e poi ANNIO
 
 TITO
 No; così scellerato
 il mio Sesto non credo. Annio che rechi?
 L'innocenza di Sesto
 come la tua, di', si svelò? Che dice?
770Consolami.
 ANNIO
                        Ah signor, pietà per lui
 io vengo ad implorar.
 TITO
                                          Pietà! Ma dunque
 sicuramente è reo?
 ANNIO
                                      Quel manto, ond'io
 parvi infedele, egli mi diè; da lui
 sai che seppesi il cambio. A Sesto in faccia
775esser da lui sedotto
 Lentulo afferma e l'accusato tace;
 che sperar si può mai?
 TITO
                                            Speriamo, amico,
 speriamo ancora. Agl'infelici è spesso
 colpa la sorte; e quel che vero appare
780sempre vero non è.
 ANNIO
                                      Il ciel volesse.
 Ma se poi fosse reo?
 TITO
 Ma se poi fosse reo dopo sì grandi
 prove dell'amor mio, se poi di tanta
 enorme ingratitudine è capace,
785saprò scordarmi appieno
 anch'io... Ma non sarà. Lo spero almeno.