Demetrio, libretto, Mannheim, Pierron, 1753

 SCENA V
 
 CLEONICE e BARSENE
 
 BARSENE
 Regina è pronto il foglio. I sensi tuoi
715spiega in quello ad Alceste.
 CLEONICE
                                                    Ah che in tal guisa
 son troppo a lui, son troppo a me crudele.
 Voglio vincermi e voglio
 dividerlo da me. L'attende il regno,
 l'onor mio lo consiglia, il ciel lo vuole,
720io lo farò. Ma dal mio labbro almeno
 vorrei che lo sapesse. È tirannia
 annunciar con un foglio
 sì barbara novella. Altro sollievo
 non resta amica a due fedeli amanti
725costretti a separarsi
 che a vicenda lagnarsi,
 che ascoltare a vicenda
 d'un lungo amor le tenerezze estreme
 e nell'ultimo addio piangere insieme.
 BARSENE
730Questo è sollievo? Ah di vedere Alceste
 il desio ti seduce. A tal cimento
 non esporti di nuovo. Assai facesti
 resistendo una volta. Il frutto perdi
 della prima vittoria
735se tenti la seconda. Io te conosco
 più debole di allora
 e il nemico è più forte. Eh la grand'opra
 generosa compisci. I tuoi vassalli
 fidano in te. Dal superar costante
740questo passo crudel ch'ora ti affanna
 pende la gloria tua.
 CLEONICE
                                      Gloria tiranna!
 Dunque per te degg'io
 morir di pena e rimaner per sempre
 così d'ogni mio ben vedova e priva?
745Legge crudel! Ti appagherò. Si scriva. (Va a scrivere al tavolino)
 BARSENE
 (Par che mi arrida il fato.
 Non dispero di Alceste).
 CLEONICE
                                               «Alceste amato». (Scrivendo)
 BARSENE
 (Lusingarmi potrò d'esser felice
 se la gloria resiste
750fra i moti di quel cuor pochi momenti).
 CLEONICE
 «E non vuol il destin farci contenti».
 BARSENE
 (Cresce la mia speranza. O dei, sospende (Scrivendo)
 la man tremante e si ricopre il volto!
 Ah che ritorna ai primi affetti in preda).
 CLEONICE
755Povero Alceste mio! (Parlando, poi torna a scrivere)
 BARSENE
                                        (Tremo, che ceda.
 Io nel caso di lei
 non so dir che farei).
 CLEONICE
                                         «Vivi mio bene (Scrivendo)
 ma non per me». Già terminai, Barsene.
 BARSENE
 (Eccomi in porto). Or giustamente al trono
760un'anima sì grande il ciel destina.
 CLEONICE
 Prendi e tua cura sia... (Volendole dare il foglio)