Demofoonte, libretto, Stoccarda, Cotta, 1764

105Alceste, amato Alceste,
 dove sei? Non m’ascolti? Invan ti chiamo,
 t’attendo invan. Barsene, (A Barsene che sopraggiunge)
 qualche lieta novella
 mi rechi forse? Il mio diletto Alceste
110forse tornò?
 BARSENE
                         Volesse il cielo. Io vengo,
 regina, ad affrettarti. Il popol tutto
 per la tardanza tua mormora e freme.
 Non puoi senza periglio
 più differir...
 CLEONICE
                           Misera me! Si vada (In atto di partire e poi si ferma)
115dunque a sceglier lo sposo. Oh dio! Barsene,
 manca il coraggio. Io sento
 che alla ragion contrasta
 dubbio il cor, pigro il piè. Chi mai si vede
 più afflitta, più confusa,