Demofoonte, libretto, Stoccarda, Cotta, 1764

 Non è la mia regina
 tanto ingiusta con me. Né v’è ragione
690che a sì gran pena un suo fedel condanni.
 O ingannar ti lasciasti o tu m’inganni.
 OLINTO
 E ardisci dubitar de’ detti miei?
 ALCESTE
 Se troppo ardisco, io lo saprò da lei.
 OLINTO
 Fermati. (In atto d’entrare s’incontra in Mitrane)
 
 SCENA II
 
 MITRANE e detti
 
 MITRANE
                     Alceste, e dove?
 ALCESTE
695Non arrestarmi. A Cleonice io vado.
 MITRANE
 Amico, a te l’ingresso
 all’aspetto real non è permesso.
 ALCESTE
 Ed è vero il divieto?
 MITRANE
 Purtroppo è ver.
 ALCESTE
                                 Deh per pietà, Mitrane,
700intercedi per me. Ritorna a lei;
 dille che a questo colpo
 io resister non so, che alcun l’inganna,
 che reo non sono, e che se reo mi crede
 io saprò discolparmi al regio piede.
 MITRANE
705Ubbidirti non posso. Ha la regina
 che di te non si parli a noi prescritto;