Demofoonte, libretto, Stoccarda, Cotta, 1764

 Fine dell’atto secondo
 
 
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
  Portico della reggia corrispondente alle sponde del mare con barca e marinari pronti per la partenza d’Alceste.
 
 OLINTO e poi ALCESTE e FENICIO
 
 OLINTO
 Sarò pure una volta
1245senza rival. Da questo lido alfine
 vedrò Alceste partir. La sua tardanza
 però mi fa temer. Si fosse mai
 pentita Cleonice! Ah! Non vorrei...
 Ma no. Di sua dimora
1250cagion gli estremi uffici
 forse saran degl’importuni amici.
 ALCESTE
 Signor, procuri indarno (A Fenicio nell’uscire)
 di trattenermi ancor.
 OLINTO
                                         Son pronti, Alceste,
 i nocchieri e la nave. Amico è il vento,
1255placido è il mar.
 FENICIO
                                 Taci, importuno. (Ad Olinto) Almeno