Demofoonte, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1775

                                  Andrò sul trono
 ma la tua man mi guidi. E quella mano
1660sia premio alla mia fé.
 CLEONICE
                                            Sì grato cenno
 il merto d’ubbidir tutto mi toglie. (Vanno vicino all’ara e si porgono la mano)
 FENICIO
 Oh qual piacer nell’alma mia s’accoglie!
 ALCESTE, CLEONICE
 
    Deh risplendi, o chiaro nume,
 fausto sempre al nostro amor.
 
 ALCESTE
 
1665   Qual son io, tu fosti amante
 di Tessaglia in riva al fiume
 e in sembiante di pastor.
 
 CLEONICE
 
    Qual son io, tu sei costante;
 e conservi il bel costume
1670d’esser fido ai lauri ancor.