Didone abbandonata, libretto, Roma, de’ Rossi, 1747

 nessun trono invidierei
 come invidio il tuo gran cor.
 
    Mille moti in un momento
 tu mi fai svegliar nel petto
1130di vergogna, di rispetto,
 di contento e di stupor. (Parte)
 
 SCENA III
 
 TIMANTE e poi MATUSIO con un foglio in mano
 
 TIMANTE
 Oh figlio, oh sposa, oh care
 parti dell’alma mia! Dunque fra poco
 v’abbraccierò sicuro? È dunque vero