Didone abbandonata, libretto, Roma, de’ Rossi, 1747

 SCENA VI
 
 SELENE e detti
 
 SELENE
 Tanto ardir nella regia? Olà fermate!
 Così mi serbi fé? Così difendi
 Araspe traditor d'Enea la vita?
 ENEA
 No principessa. Araspe
750non ha di tradimenti il cor capace.
 SELENE
 Chi di Iarba è seguace
 esser fido non può.
 ARASPE
                                      Bella Selene
 puoi tu sola avanzarti
 a tacciarmi così.
 SELENE
                                 T'accheta e parti.
 ARASPE
 
755   Tacerò se tu lo brami
 ma fai torto alla mia fede,
 se mi chiami traditor.
 
    Porterò lontano il piede
 ma placati i sdegni tuoi
760so che puoi n'avrai rossor. (Parte)