Didone abbandonata, partitura ms. A-Wn, 1763

395avanza ogn’altra gloria.
 ENEA
 Quanto costa però questa vittoria.
 
 SCENA XV
 
 IARBA, ARASPE e detti
 
 IARBA
 Ecco il rival né seco (Nell’uscire piano ad Araspe)
 è alcun de’ suoi seguaci.
 ARASPE
 Ah pensa che tu sei...
 IARBA
                                         Sieguimi e taci.
400Così gli oltraggi miei... (In atto di ferire Enea Araspe lo trattiene)
 ARASPE
                                             Fermati.
 IARBA
                                                                Indegno. (Gli cade il pugnale ed Araspe lo raccoglie)
 Al nemico in aiuto?
 ENEA
 Che tenti anima rea? (Ad Araspe in mano del qual vede il pugnale)
 OSMIDA
                                           (Tutto è perduto).
 
 SCENA XVI
 
 DIDONE con guardie e detti
 
 OSMIDA
 Siam traditi o regina.
 Se più tarda d’Arbace era l’aita,
405il valoroso Enea
 sotto colpo inumano oggi cadea.
 DIDONE
 Il traditor qual è? Dove dimora?
 OSMIDA
 Miralo, nella destra ha il ferro ancora.
 DIDONE
 Chi ti destò nel seno
410sì barbaro desio? (Ad Araspe)
 ARASPE
 Del mio signor la gloria e il dover mio.
 OSMIDA