Didone abbandonata, partitura ms. A-Wn, 1763

 di tanto intercessor nulla si nieghi.
 Inumano, tiranno. E’ forse questo
 l’ultimo dì che rimirar mi dei,
 vieni sugli occhi miei,
625sol d’Arbace mi parli e me non curi.
 T’avessi pur veduto
 d’una lagrima sola umido il ciglio.
 Uno sguardo, un sospiro,
 un segno di pietade in te non trovo.
630E poi grazie mi chiedi?
 Per tanti oltraggi ho da premiarti ancora?
 Perché tu lo vuoi salvo, io vuo’ che mora. (Va al tavolino e sottoscrive il foglio)
 ENEA
 Idol mio, che pur sei
 ad onta del destin l’idolo mio,
635che posso dir, che giova
 rinovar co’ sospiri il tuo dolore?
 Ah se per me nel core
 qualche tenero affetto avesti mai
 placa il tuo sdegno e rasserena i rai.
640Quell’Enea tel domanda
 che tuo cor, che tuo bene un dì chiamasti,
 quel che finora amasti
 più della vita tua, più del tuo soglio,
 quello...
 DIDONE
                  Basta, vincesti, eccoti il foglio.
645Vedi quanto t’adoro ancora ingrato.
 Con un tuo sguardo solo
 mi togli ogni difesa e mi disarmi.
 Ed hai cor di tradirmi? E puoi lasciarmi?
 
    Ah non lasciarmi no
650bell’idol mio.
 Di chi mi fiderò
 se tu m’inganni.
 
    Di vita mancherei
 nel dirti addio.
655Che viver non potrei
 fra tanti affanni. (Parte)
 
 SCENA III
 
 ENEA, poi IARBA
 
 ENEA
 Io sento vacillar la mia costanza
 a tanto amore appresso
 e mentre salvo altrui perdo me stesso.
 IARBA
660Che fa l’invitto Enea? Gli veggo ancora
 del passato timore i segni in volto.
 ENEA
 Iarba da lacci è sciolto?
 Chi ti diè libertà?
 IARBA
                                    Permette Osmida
 che per entro la reggia io mi raggiri
665ma vuol ch’io vada errando
 per sicurezza tua senza il mio brando.
 ENEA
 Così tradisce Osmida
 il comando real?
 IARBA
                                 Dimmi, che temi?
 Ch’io m’involi al castigo o a queste mura?
670Troppo vi resterò per tua sventura.
 ENEA
 La tua sorte presente
 è degna di pietà, non di timore.
 IARBA
 Risparmia al tuo gran core
 questa inutil pietà. So che a mio danno
675della regina irriti i sdegni insani.
 Solo in tal guisa sanno
 gli oltraggi vendicar gli eroi troiani.
 ENEA
 Leggi. La regal donna in questo foglio
 la tua morte segnò di propria mano.
680S’Enea fosse africano
 Iarba estinto saria. Prendi ed impara
 barbaro, discortese