Didone abbandonata, partitura ms. A-Wn, 1763

 SCENA XIV
 
 ENEA e OSMIDA
 
 OSMIDA
 Come? Da' labbri tuoi
390Dido saprà che abbandonar la vuoi?
 Ah taci per pietà
 e risparmia al tuo cor questo tormento.
 ENEA
 Il dirlo è crudeltà
 ma sarebbe il tacerlo un tradimento.
 OSMIDA
395Benché costante, io spero
 che al pianto suo tu cangerai pensiero.
 ENEA
 Può togliermi di vita
 ma non può il mio dolore
 far ch'io manchi alla patria e al genitore.
 OSMIDA
400Oh generosi detti!
 Vincere i propri affetti
 avanza ogni altra gloria.
 ENEA
 Quanto costa però questa vittoria.