Ezio, libretto, Stoccarda, Cotta, 1758

 Sì, mori... Ma che fo? No, vivi. Invano
 tenti il mio cor con quell’insano orgoglio.
1050No; la vittoria mia macchiar non voglio. (Parte)
 IARBA
 Son vinto sì ma non oppresso. Almeno
 oggetto all’ire tue, sorte incostante,
 Iarba sol non sarà.
 
    La caduta d’un regnante
1055tutto un regno opprimerà. (Parte)
 
 SCENA III
 
 Arborata tra la città e il porto.
 
 OSMIDA solo
 
 OSMIDA
 Già di Iarba in difesa
 lo stuol de’ mori a queste mura è giunto.
 Ecco vicino il punto
 della grandezza mia. D’essere infido
1060ad una donna ingrata
 no, non sento rossor. Così punisco
 l’ingiustizia di lei che mai non diede
 un premio alla mia fede.
 
 SCENA IV
 
 IARBA frettoloso, con seguito, e detto
 
 IARBA
 Seguitemi, o compagni;
1065alla reggia, alla reggia. (Passa davanti Osmida senza vederlo)
 OSMIDA
                                            Odi, signore;
 le tue schiere son pronte; è tempo alfine
 che vendichi i tuoi torti.
 IARBA
                                               Amici, andiamo; (Senza dare orecchio ad Osmida)
 non soffre indugi il mio furor. (In atto di partire)
 OSMIDA
                                                          T’arresta.
 IARBA
 Che vuoi? (Con isdegno)
 OSMIDA
                       Deh non scordarti
1070che deve alla mia fede
 l’amor tuo vendicato una mercede.
 IARBA
 È giusto; anzi preceda
 la tua mercede alla vendetta mia.
 OSMIDA
 Generoso monarca...
 IARBA
                                        Olà, costui
1075si disarmi, s’annodi e poi s’uccida. (In atto di partire)
 OSMIDA
 Come! Questo ad Osmida?
 Qual ingiusto furore...
 IARBA
 Quest’è il premio dovuto a un traditore. (Parte seguito da’ suoi, a riserva di pochi che restano ad eseguire il comando)
 
 SCENA V
 
 ENEA con seguito di troiani e detti
 
 ENEA
 Siam tutti alfin raccolti. Alcun non manca (Uscendo Enea fuggono i mori e lasciano legato ad un albero Osmida)
1080de’ dispersi compagni. E ben si tronchi
 ogni dimora alfin. Sereno è il cielo;
 l’aure e l’onde son chiare;
 alle navi, alle navi; al mare, al mare.
 OSMIDA
 Invitto eroe.
 ENEA