Ezio, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1772

 SCENA PRIMA
 
 Atrio delle carceri con cancelli di ferro in prospetto che conducono a diverse prigioni: guardie a vista su la porta dei detti cancelli.
 
 ONORIA, poi VALENTINIANO
 
 ONORIA
 Oh dio! Chi 'l crederebbe? Al fato estremo
 Ezio lieto s'appressa; io gelo e tremo.
 VALENTINIANO
 E ben, da quel superbo
765che ottenesti, o germana?
 ONORIA
                                                 Io nulla ottenni.
 VALENTINIANO
 Eh si punisca omai...
 ONORIA
                                         Pensaci meglio.
 Ezio, per quel ch'io vedo,
 è debole in amor; per questa parte
 assalirlo conviene. Ei Fulvia adora.
770Offrila all'amor suo, cedila ancora.
 VALENTINIANO
 Quanto è facile, Onoria,
 a consigliare altrui fuor del periglio.
 ONORIA
 Signor, nel mio consiglio io ti propongo
 un esempio a seguir. Sappi che amante
775io sono al par di te, né perdo meno.
 Fulvia è la fiamma tua; per Ezio io peno. (Parte)