Ezio, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1772

 SCENA VI
 
 VALENTINIANO, FULVIA e MASSIMO
 
 VALENTINIANO
860(Va' pur, te n'avvedrai).
 MASSIMO
                                               (Perdo ogni speme).
 FULVIA
 Generoso monarca, il ciel ti renda
 quella felicità che rendi a noi.
 I benefici tuoi
 sempre rammenterò. Lascia che intanto
865su quell'augusta mano un bacio imprima.
 VALENTINIANO
 No, Fulvia; attendi prima
 che sia compito il dono; ancor non sai
 quanto ogni voto avanza,
 quanto il dono è maggior di tua speranza.
 MASSIMO
870Cesare, che facesti? Ah questa volta
 t'ingannò la pietade.
 VALENTINIANO
                                        E pur vedrai
 che giova la pietà, ch'io non errai.
 Ogni cura, ogni tema
 terminata sarà.
 MASSIMO
                               Qual pace acquisti,
875se torna in libertà?