Ezio, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1772

 SCENA IX
 
 VALENTINIANO, MASSIMO e FULVIA
 
 MASSIMO
920(Io tremo)
 VALENTINIANO
                       Il reo m'è caro!...
 In amore io l'offesi... ah sì, dal sonno
 Massimo alfin mi desto.
 Pensaci: di scolparti il tempo è questo.
 MASSIMO
 Io? Qual ragion?
 VALENTINIANO
                                  Disse morendo Emilio
925che il traditor m'è caro,
 che io l'offesi in amor. Sai se conviene
 l'accusa a te.
 FULVIA
                          (Come salvarlo!)
 MASSIMO
                                                           E vuoi...
 dunque signore....
 VALENTINIANO
                                    Olà custodi. Io voglio
 assicurarmi intanto.
 MASSIMO
                                        E credi?
 VALENTINIANO
                                                          E credo
930Che niun altro il potea.
 Olà...
 FULVIA
              Barbaro, ascolta; io son la rea.
 Io commisi ad Emilio
 lo scempio tuo; quella son io che tanto
 cara ti fui per mia fatal sventura.
935Io, perfido, son quella
 che oltraggiasti in amor, quando ad Onoria
 offristi il mio consorte.
 Giacché tutto perdei, chiedo una morte.
 MASSIMO
 (Ingegnosa pietà!)
 VALENTINIANO
                                     Massimo alfine
940dove io sia più non so.
 MASSIMO
                                           Ma so ben io
 che colpevole adesso
 comincio Augusto a divenir. Son padre
 d'una figlia spergiura.
 Ah Cesare assicura
945i giorni tuoi col mio morir. Potrebbe
 il naturale affetto,
 che per la prole in ogni petto eccede,
 del padre un dì contaminar la fede.
 VALENTINIANO
 A suo piacer la sorte
950di me disponga, io m'abbandono a lei.
 Son stanco di temer. Se tanto affanno
 la vita ha da costar, no, non la curo.
 Nelle dubbiezze estreme
 per mancanza di speme io m'assicuro.
 
955   Per tutto il timore
 perigli m'addita.
 Si perda la vita,
 finisca il martire;
 è meglio morire
960che viver così.
 
    La vita mi spiace,
 se 'l fato nemico
 la speme, la pace,
 l'amante, l'amico
965mi toglie in un dì. (Parte)