Ezio, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1772

 me ne recò pur ora
970la richiesta in un foglio. È questo un segno
 che il suo fasto mancò. Non è l’offerta
 vergognosa per te. Stringi uno sposo
 a cui servono i re. Barbaro, è vero,
 ma che può raddolcito
975dal tuo nobile amore
 la barbarie cangiar tutta in valore.
 ONORIA
 Ezio sa la richiesta?
 VALENTINIANO
                                       E che? Degg’io
 consigliarmi con lui? Questo a che giova?
 ONORIA
 Giova per avvilirlo e perché meno
980necessario si creda.
 Giova perché si avveda
 che al popolo romano
 utile più d’ogn’altra è questa mano.
 VALENTINIANO
 Egli il saprà; ma intanto
985posso del tuo consenso
 Attila assicurar?
 ONORIA
                                 No, prima io voglio
 vederti salvo. Il traditor si cerchi,
 Ezio favelli e poi
 Onoria spiegherà gli affetti suoi.
 
990   Fin che per te mi palpita
 timido in petto il cor,
 accendersi d’amor
 non sa quest’alma.
 
    Nell’amorosa face
995qual pace ho da sperar,
 se comincio ad amar
 priva di calma.
 
 SCENA XI
 
 VALENTINIANO e MASSIMO
 
 VALENTINIANO
 Olà qui si conduca (Esce una comparsa, quale ricevuto l’ordine parte)
 il prigionier, ne’ miei timori io cerco
1000da te consiglio. Assicurarmi in parte
 potrà d’Attila il nodo?
 MASSIMO
                                           Anzi ti espone
 a periglio maggior. Cerca il nemico
 sopir la cura tua, fingersi umano,
 avvicinarsi a te. Chi sa che ad Ezio
1005non sia congiunto? Il temerario colpo
 gran certezza suppone. E poi t’è noto
 che ad Attila già vinto Ezio alla fuga
 lasciò libero il passo, a te dovea
 condurlo prigioniero
1010ma non volle e potea.
 VALENTINIANO
                                         Purtroppo è vero.
 
 SCENA XII
 
 FULVIA e detti
 
 FULVIA
 Augusto, ah rassicura
 i miei timori. È il traditor palese?
 È in salvo la tua vita?