La favola de’ tre gobbi, libretto, Verona, Ramanzini, 1750

 LA FAVOLA DE’ TRE GOBBI
 
 
    Intermezzo per musica da cantarsi il carnovale dell’anno 1750 nel Nuovo teatro dietro alla Rena di Verona.
    In Verona, per Dionigi Ramanzini libraio a San Tomio, con licenza de’ superiori.
 
 
 ATTORI
 
 MADAMA VEZZOSA
 (la signora Maria Angiola Paganini)
 IL CONTE BELLAVITA
 (il signor Carlo Paganini)
 IL MARCHESE PARPAGNACCO
 (il signor Marcantonio Mareschi)
 IL BARON MACACCO TARTAGLIA
 (il signor Antonio Valletti)
 
 
 Amico lettore,
    la mia benemerita signora nonna, quand’io ero bambino, mi raccontava delle novelle, o siano fole, che in veneziano si dicon fiabe. Fra l’altre mi raccontò parecchie volte quella bellissima dei tre gobbi che poi mi è sempre restata in mente e che ora ho scelta per argomento del presente intermezzo. Questa novella, o sia fiaba, dovrebb’essere a tutti nota, poiché quasi da tutti si rammemora allora specialmente che, non avendo in pronto materia su cui ragionare, suol dirsi: «Raccontiamoci quella delli tre gobbi». Ciò nonostante non essendo ella stata in que’ tempi da verun valente uomo a perpetua memoria scritta e registrata, si è quasi smarrita la tradizione, conservata felicemente dalla mia suddetta signora nonna. Vi è chi ha preteso di ravvivarla nelle Novelle arabe ma quella non è la legittima, mentre, molto prima che uscissero alla luce tali novelle, passava per bocca delle donne e dei bambini la favola dei tre gobbi. Mi diceva dunque la buona vecchia così: «Era una volta una certa donna, chiamata Vezzosa, della quale erano innamorati tre gobbi, e così...» Ma che occorre che mi vada faticando a narrarla in prosa, s’ella è già scritta in versi. Chi vuol sapere la favola dei tre gobbi legga il mio intermezzo; e chi non crede che questa sia la vera esca fuori con altra tradizione tanto autentica quanto la mia e mi rimproveri di mendace. Tre gobbi innamorati di una donna, oh bella favola! Una donna adesca tre uomini? Oh bella istoria!