La favola de’ tre gobbi, libretto, Verona, Ramanzini, 1750

 anche signor dell’universo intero,
 non mi speri ottener, mai non fia vero.
 MASSIMO
940Or ve’ com’è ciascuno
 facile a lusingarsi! E pur ei dice
 che ha in pugno il tuo voler, che tu l’adori,
 che a suo piacer dispone
 d’Onoria innamorata,
945che s’ei vuol basta un guardo e sei placata.
 ONORIA
 Temerario! Ah non voglio
 che lungamente il creda; al primo sposo
 che suddito non sia saprò donarmi.
 Ei vedrà se mancarmi
950possan regni e corone
 e s’ei d’Onoria a suo piacer dispone. (In atto di partire)
 
 SCENA X
 
 VALENTINIANO e detti
 
 VALENTINIANO
 Onoria, non partir. Per mio riposo,
 tu devi ad uno sposo
 forse poco a te caro offrir la mano;
955questi ci offese, è ver; ma il nostro stato
 assicurar dobbiamo. Ei ti richiede
 e al pacifico invito
 acconsentir conviene.
 ONORIA
                                          (Ezio è pentito).
 M’è noto il nome suo?
 VALENTINIANO
                                           Purtroppo. Ho pena
960germana in proferirlo. Io dal tuo labbro
 rimproveri n’attendo; a me dirai
 ch’è un’anima superba,
 ch’è reo di poca fé, che son gli oltraggi
 troppo recenti. Io lo conosco e pure,
965rammentando i perigli,
 è forza che a tal nodo io ti consigli.
 ONORIA
 (Rifiutarlo or dovrei ma...) Senti; alfine,
 se giova alla tua pace,
 disponi del mio cor come a te piace.
 MASSIMO
970Signor, il tuo disegno (A Valentiniano)
 io non intendo; Ezio t’insidia e pensi
 solamente a premiarlo?
 VALENTINIANO
 Ad Ezio io non pensai, d’Attila io parlo.
 ONORIA
 (O inganno!) Attila?
 MASSIMO
                                        E come!
 VALENTINIANO
975Un messaggier di lui
 me ne recò pur ora
 la richiesta in un foglio. È questo un segno
 che il suo fasto mancò. Non è l’offerta
 vergognosa per te. Stringi uno sposo
980a cui servono i re. Barbaro, è vero,
 ma che può raddolcito
 dal tuo nobile amore
 la barbarie cangiar tutta in valore...
 ONORIA
 Ezio sa la richiesta?
 VALENTINIANO
                                       E che? Degg’io
985consigliarmi con lui? Questo a che giova?
 ONORIA
 Giova per avvilirlo e perché meno
 necessario si creda.
 Giova perché s’avveda
 che al popolo romano
990utile più d’ogni altra è questa mano.
 VALENTINIANO
 Egli il saprà ma intanto
 posso del tuo consenso
 Attila assicurar?
 ONORIA
                                 No, prima io voglio
 vederti salvo. Il traditor si cerchi,
995Ezio favelli e poi
 Onoria spiegherà gli affetti suoi.
 
    Finché per te mi palpita
 timido in petto il cor,
 accendersi d’amor
1000non sa quest’alma.
 
    Nell’amorosa face
 qual pace ho da sperar,
 se comincio ad amar
 priva di calma. (Parte)
 
 SCENA XI
 
 VALENTINIANO e MASSIMO
 
 VALENTINIANO
1005Olà qui si conduca (Esce una comparsa, quale ricevuto l’ordine parte)
 il prigionier. Ne’ miei timori io cerco
 da te consiglio. Assicurarmi in parte
 potrà d’Attila il nodo?
 MASSIMO
                                           Anzi ti espone
 a periglio maggior. Cerca il nemico
1010sopir la cura tua, fingersi umano,
 avvicinarsi a te; chi sa che ad Ezio
 non sia congiunto? Il temerario colpo
 gran certezza suppone; e poi t’è noto
 che ad Attila già vinto Ezio alla fuga
1015lasciò libero il passo e a te dovea
 condurlo prigioniero;
 ma non volle e potea.
 VALENTINIANO
                                         Purtroppo è vero.
 
 SCENA XII