La favola de’ tre gobbi, libretto, Milano, Malatesta, 1750

 Camera con due porte e toletta.
 
 Madama VEZZOSA con una donzella
 
 MADAMA
 
    Alla toletta
 mi vado a porre
 e cosa dite,
 non farò bene?
5Mi vuo' conciare
 ma da mia pari
 un bel toppè.
 
 Per tutte le botteghe
 so che di me si parla,
10per le vie, per le piazze e per le case;
 in ogn'angolo alfin della città
 non si fa che parlar di mia beltà;
 io però non son pazza;
 non mi fo vagheggiar per ambizione,
15non cerco cicisbei belli e graziosi
 ma ricchi, di buon core e generosi.
 So che la gioventù passa e non dura,
 onde chi non procura
 per tempo stabilir la sua fortuna
20arriva la vecchiezza
 ed allora può dirsi: «Addio bellezza». (Viene la donzella)
 Come? Chi? Il marchese Parpagnacco,
 venga, venga, è padrone. (Parte la donzella)
 Costui fa il signorone,
25benché nato villan, ma non importa;
 in oggi chi ha denaro in quantità
 porta nel suo taschin la nobiltà. (Vien il marchese Parpagnacco)