La favola de’ tre gobbi, libretto, Firenze, Pieri, 1751 (I tre gobbi rivali)

 alla mia debolezza il fasto mio.
 EZIO
 Onoria, e tu sei quella
1305che umiltà mi consigli? In questa guisa
 insuperbir mi fai. Potessi almeno,
 come i tuoi pregi ammiro, amarti ancora.
 Deh consenti ch’io mora; Ezio piagato
 per altro stral ti viverebbe ingrato.
 ONORIA
1310Viva ingrato, mi renda
 d’ogni speranza priva,
 mi sprezzi pur, mi sia crudel; ma viva.
 E se pur la tua vita
 abborrisci così, perché m’è cara,
1315cerca almeno una morte
 che sia degna di te. Coll’armi in pugno
 mori vincendo, onde t’invidi il mondo,
 non ti compianga.
 EZIO
                                    O in carcere o fra l’armi
 ad altri insegnerò come si mora.
1320Farò invidiarmi in questo stato ancora.
 
    Guarda pria se in questa fronte
 trovi scritto alcun delitto;
 e dirai che la mia sorte
 desta invidia e non pietà.
 
1325   Bella prova è d’alma forte
 l’esser placida e serena
 nel soffrir l’ingiusta pena
 d’una colpa che non ha. (Parte con guardie)
 
 SCENA II
 
 ONORIA, poi VALENTINIANO
 
 ONORIA
 Oh dio! Chi ’l crederebbe? Al fato estremo
1330egli lieto s’appressa; io gelo e tremo.
 VALENTINIANO
 E ben, da quel superbo
 che ottenesti, o germana?
 ONORIA
                                                 Io nulla ottenni.
 VALENTINIANO
 Già lo predissi; eh si punisca. Omai
 è viltade il riguardo.
 ONORIA
                                        E pur non posso
1335crederlo reo; d’alma innocente è segno
 quella sua sicurezza.
 VALENTINIANO
                                        Anzi è una prova
 del suo delitto. Il traditor si fida
 nell’aura popolar. Vuo’ che s’uccida.
 ONORIA
 Meglio ci pensa; Ezio è peggior nemico
1340forse estinto che vivo.
 VALENTINIANO
                                          E che far deggio?
 ONORIA
 Cerca vie di placarlo; il suo segreto
 sveller da lui senza rigor procura.
 VALENTINIANO
 E qual via non tentai?
 ONORIA
                                           La più sicura.
 Ezio, per quel ch’io vedo,
1345è debole in amor; per questa parte
 assalirlo conviene. Ei Fulvia adora.
 Offrila all’amor suo, cedila ancora.
 VALENTINIANO
 Quanto è facile, Onoria,
 a consigliare altrui fuor del periglio.
 ONORIA
1350Signor, nel mio consiglio io ti propongo
 un esempio a seguir. Sappi che amante
 io sono al par di te né perdo meno.
 Fulvia è la fiamma tua; per Ezio io peno.
 VALENTINIANO